venerdì 18 dicembre 2015

FIGLI D'ARTE



Non penso sia semplice essere figlio d'arte.
Si è vero, le strade sono spalancate, conosci la gente giusta , il lancio nel mondo editoriale-musicale-filmografico è già praticamente fatto senza il minimo sforzo e il tuo primo libro-cd-film venderà comunque un sacco sull'onda della curiosità della gente, ma poi?
Quanto credete possa essere facile vivere da figlio di Bob Dylan, De Sica, Camus? Giudicati non in base alle proprie qualità come chiunque altro, ma rispetto alla bravura dei propri genitori e parenti che sono stati mostri sacri nel proprio campo, vincitori di tonnellate di premi che la stampa solitamente non confronta con nessuno per troppa inarrivabilità.
Epperò tu sei il figlio, vorrai mica evitarti un: “Il dono della scrittura evidentemente non si trasmette da padre a figlio”, “Negli anni '60 suo padre rivoluzionò la musica, oggi lui a malapena la comprende”, “Sarebbe un grande regista se si riuscisse a non pensare per un attimo a tutto ciò che fece suo padre nell'epoca del blablablablabla”.
In un mondo ideale anche questa recensione non inizierebbe con tutta questa premessa, si parlerebbe del romanzo di Joe Hill, autore trentacinquenne alle prese con la sua prima opera e della sua somiglianza con certe cose di Stephen King degli anni '80, anzi meglio, di Richard Bachman.
La scatola a forma di cuore non è un capolavoro, ma è il classico libro che si fa divorare in quattro giorni assillati dalla domanda che tutti i libri del genere dovrebbero inculcare nella testa di ogni lettore: come andrà a finire?
Si, i protagonisti sono macchiette (il Jude Ozzyosbournesco su tutti), la maledizione sa di un po' troppo sentita e anche sullo stile scorrevole a volte verrebbe voglia di discutere: manca di profondità, ma anche dell'asciuttezza necessaria a creare tensione (quella presente in Bachman per intenderci) e quindi?
E quindi il primo romanzo del figlio di Stephen King (eddai fatemelo dire almeno una volta!) è semplicemente e solamente uno scritto sufficiente, niente di memorabile, ma neanche qualcosa per cui lo si possa accusare di chissà quali raccomandazioni.
D'altronde, se proprio vogliamo dirla tutta, il padre sfondò veramente il mercato solo dal secondo romanzo in poi e lo stupendo film di De Palma (Carrie) lo aiutò non poco a farsi conoscere dal grandissimo pubblico quindi aspettiamo fiduciosi, convinti che il mezzo flop di un Harry Potter con le corna sia solo un dimenticabile incidente di percorso.

HEART-SHAPED BOX- LA SCATOLA A FORMA DI CUORE
ANNO: 2007
AUTORE: Joe Hill
GENERE: Horror
VOTO: 6



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