martedì 6 gennaio 2015

NERD, CHE PASSIONE!

Questa recensione è stata scritta originariamente il 1 giugno 2011 e rivista completamente il 5 gennaio 2014.

 


Prima i vampiri.
Innamorati, vegetariani, ninfomani, innamorati, cattivi, buoni, innamorati, di città, di campagna, innamorati...
Poi gli zombie.
Barcollanti, rabbiosi, ghettizzati, innamorati (si, pure loro), barcollanti, amici, reietti, barcollanti, intelligenti, stupidi, barcollanti...
In mezzo i nerd.
Chi di voi, tra centinaia di promessi vampiri e zombie alla ribalta, non si è accorto della Rivoluzione Nerd?
Non una bolla di sapone nata dall'ingenuo soffio di un appassionato, spinta in alto da un mercato che sa in quale direzione sbuffare, ma uno strano aeroplanino di carta che, dopo un progetto studiato per anni, è stato finalmente realizzato ed affidato ad una brezza leggera e imprevedibile.
La Rivoluzione Nerd affonda radici in terreni che non oso smuovere: fanatici Trekker potrebbero risvegliarsi dagli abissi cosmici, appassionati Marvelliani sarebbero capaci di perseguitarmi per infondermi la loro continuity, fantasiosi Tolkeniani mi maledirebbero in nome di Mordor, infervorati Warhammeriani mi lancerebbero dietro centinaia di statuine (pardon, miniature) dipinte a mano nel corso di giorni e mesi e anni e brufoli.
Se il terreno neo-vampiresco è dominato da ragazzini che possono essere abbattuti a forza di classici succhiasangue che non hanno mai sentito nominare e il neo-zombie maniaco non è capace di apprezzare la lentezza della massa Romero-zombiesca, il popolo geek non è così facile da affrontare.
Ci sono persone (personaggi) di ogni età e di ogni nazione, Otaku giapponesi, Uraniani Italiani, Dungeoniani americani e chi più ne ha (di nerditudine), più ne metta.
E ora guardatevi intorno.
Se siete nerd di lunga data ve ne sarete già accorti, o forse no e la mia affermazione vi farà vedere cose che voi umani non potete neanche immaginare: i nerd sono di moda.
La moda è nerd (guardate quella ragazza con i capelli biondi e gli occhi azzurri con su un paio d'occhiali dalla montatura spessa e un golfino che neanche Ugly Betty), i film sono nerd (immergetevi in qualsiasi lungometraggio di Zack Snyder), le serie tv sono nerd (vi dice qualcosa Big Bang Theory?) e i libri?
"La breve favolosa vita di Oscar Wao" è la storia di un nerd.
Premio Pulitzer per questo romanzo (il bollino rosso pulsante in copertina non può non farmelo notare), Junot Dìaz si diverte a spulciare un'immaginaria Wikinerd per raccontarci la vita di questa strana contraddizione vivente: un dominicano (il più classico dei dongiovanni, come ci tiene a sottolineare più volte l'autore) nerd (esattamente l'antitesi del rubacuori).
Dìaz senza dubbio ci sa fare: trasformando il proprio stile di scrittura a seconda del punto di vista adottato ci racconta della Repubblica Dominicana stuprata da Trujillo e sprofondata all'inferno sotto Balaguer, trasponendo la vita di Oscar in quella di un Paese contradditorio: favoloso ma crudele, paradisiaco ma infernale, libero ma profondamente e inesplicabilmente ammanettato alle sue tradizioni.
Così come il protagonista vorrebbe essere un ragazzo normale ma è incapace di abbandonare i suoi vizi geek, così la Repubblica Dominicana vorrebbe assomigliare ai liberi invasori statunitensi, ma non riesce a scrollarsi di dosso i suoi stereotipi (gli uomini devono essere tutti virili!) e le sue tradizioni (il fukù, la maledizione, non è una leggenda!).
Nonostante la promessa iniziale di una vera e propria full immersion nella vita di un nerd, Dìaz sembra incapace di andare al di là di una serie di citazioni a volte fin troppo costruite, anche se il passaggio successivo, quello della trasformazione dell'ostinata passione per il fantasy in qualcosa di molto più profondo e radicato nella realtà è decisamente riuscito.
Se, come immagino, la moda nerd andrà a spegnersi come tutte le mode di questo breve favoloso mondo, il romanzo vincitore del Pulitzer 2008 rimarrà come testimonianza di questo periodo, vagamente più in alto dei vari “Bazinga” e Scott Pilgrim.
O forse mi sto sbagliando. I nerd conquisteranno il mondo e noi tutti saremo loro schiavi.
Cominciate a tirar fuori le statuine da colorare e i manuali da 400 pagine l'uno per il movimento degli eserciti. Warhammer ci attende.
Sarai un “pittore” o un “giocatore”?
                               https://www.youtube.com/watch?v=1iAGHbZ8pqg

Nota: per mia comodità (e per evitare una vostra sfuriata nei confronti delle ripetizioni comunque volute e cercate) ho deciso di usare un paio di volte il termine “geek” al posto di “nerd”, fregandomene altamente di quelle differenze che nemmeno wikipedia sa ben definire.

THE BRIEF WONDROUS LIFE OF OSCAR WAO – LA BREVE FAVOLOSA VITA DI OSCAR WAO
AUTORE: Junot Dìaz
ANNO: 2007
GENERE: Drammatico, realismo magico.
VOTO: 7,5

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