venerdì 31 agosto 2007

CREATURE FROM THE BLACK LAGOON- IL MOSTRO DELLA LAGUNA NERA

Nel 1954 Jack Arnold alla sua seconda prova nel campo della fantascienza dopo l’ innovativo “Destinazione Terra”, fa centro con tutte le munizioni a sua disposizione.
L’ idea è quella di riprendere un classico come “King Kong”, e quindi il tema centrale della bella e la bestia, e trasporlo in una storia adatta a quel tipo di fantascienza da drive-in che lui stesso aveva contribuito ad inventare e che avrà molto successo soprattutto negli anni ’50.
Gli ingredienti ci sono tutti: un mostro, un eroe buono, la donna molto affascinante dell’ eroe buono, il rivale in amore del protagonista e l’ ambientazione in un luogo isolato e disabitato.
Rispettivamente il mostro anfibio (sicuramente l’ avete visto almeno una volta), David (interpretato dallo stesso R. Carlson di “Destinazione Terra”), Kay (la bellissima Julia Adams), Mark Williams (il biondo R. Denning che, oltre al colore dei capelli, ha in comune con il suo alter ego di “Destinazione Terra” il fatto di avere un ruolo superiore in società rispetto a David) e la Palude Nera in Amazzonia descritta dal capitano Lucas con una frase poi diventata classica: “è un Paradiso, soltanto che nessuno è mai tornato per descriverlo”.
La storia si muove esattamente come ci aspettiamo con la spedizione nella giungla per scoprire l’ anfibio misterioso, i primi attacchi del mostro, la cattura dell’ essere e la sua conseguente fuga e il finale aperto con l’ ultima caccia.
Se vi state chiedendo perché mai dovreste vedere un film di cui potete immaginare il finale fin dal primo quarto d’ ora vi rispondo subito facendovi notare che sono state le pellicole seguenti ad abusare di questo schema e il vostro ragionamento dovrebbe andare nella direzione opposta: perché mai ci sorbiamo (anche io ovviamente!) decine di film che si basano su una storiella semplicissima scritta più di 50 anni fa e non guardiamo almeno una volta l’ originale per rendercene conto?
Ma “Il mostro della Laguna Nera” non si limita ad essere un’ ottima storia di mostri: se si toglie un po’ di polvere dalla superficie si può notare come Jack Arnold, ancor più che in “Destinazione Terra”, sia ora dalla parte dell’ “alieno”. Se nel suo primo film di fantascienza egli assumeva semplicemente il punto di vista del mostro e ne giustificava le azioni che però disturbavano comunque gli umani, ora il regista ci fa notare come siano gli stessi uomini a disturbare la creatura nel suo habitat naturale. In definitiva se nella prima pellicola erano gli extraterrestri ad atterrare sulla Terra, ora è l’ uomo ad abusare di un territorio non suo provocando la giusta reazione del mostro, che poi tanto mostro non è. Se si fa un minimo di attenzione (davvero poca!) si noterà come Mark sia scambiato più di una volta per l’ anfibio facendoci infine comprendere come il vero mostro sia lui, a cui spetta, giustamente, una fine da “cattivo”.
Personalmente, avendo seguito proprio quest’ anno il mio primo corso da subacqueo, ho apprezzato anche l’ ottima fattura delle immagini subacquee (davvero ben fatte se si considera l’ anno in cui sono state effettuate), il realismo con cui è affrontata l’ avventura dei due sub David e Mark (film come “Open Water” al giorno d’ oggi sono meno realistici) e persino la divisione tra la vera passione dell’ eroe per il suo lavoro e l’ arroganza con cui il suo rivale affronta l’ elemento acquatico (fucile alla mano e coltello).
Per quanto riguarda gli attori Richard Carlson se la cava ottimamente anche questa volta insieme a Denning e al simpatico e burbero capitano Lucas interpretato da Nestor Pavia (anche questo tipo di personaggio sarà ripreso milioni di volte!) mentre Julia Adams fa sfoggio di tutta la sua sensualità in costume bianco e si diverte ad urlacchiare terrorizzata qua e la durante le riprese in modo che il giovanotto al drive-in possa abbracciare felice la sua ragazza.
La mano di Jack Arnold alla regia c’ è e si vede (oltre alle numerose classiche scene in cui si vede spuntare solo la mano del mostro, bellissima la sequenza in cui la creatura vede nuotare la sua bella in superficie e si avvicina voglioso per poi allontanarsi impaurito e ritornare all’ attacco deciso) e la fiducia degli attori pure dato che Ricou Browning accettò di girare numerose scene sott’ acqua armato di un ingombrante e scomodissimo costume di gomma per interpretare la creatura anfibia.Oggi la visione di una pellicola del genere può far sorridere (certo l’ ho fatto anch’ io cosa credete?) per la sua ingenuità ma la sua importanza storica non può essere negata, così come quella di Jack Arnold, capace di regalarci il secondo classico della fantascienza in due anni (senza contare il bellissimo "Radiazioni bx distruzione uomo" che produrrà di li a poco).
Seguito da "La vendetta del mostro" l' anno seguente a cura dello stesso Arnold.
Godetevi il trailer originale qui sotto!
REGIA: Jack Arnold
ANNO: 1954
GENERE: Fantascienza
VOTO: 8
QUANTO è CULT: 10
CONSIGLIATO A CHI: Vuole gustarsi un classico della sci-fi anni ’50 per poi andare in giro a fare l’ imitazione del mostro con le mani protese in avanti e la bocca aperta!

4 commenti:

FiliÞþØ ha detto...

grandiddimo film...nient'altro da aggiungere...nella mia personale collezione di dvd...

Deneil ha detto...

Quando ho letto1 commento a questa rece ho pensato subito al tuo ritorno filippo, chissà perchè! Comunque davvero gran film!

Luciano ha detto...

Solo adesso ho trovato il tempo di visitare il tuo blog (ti ho visto sui commenti di altri blogger)e mi sono reso conto che le tue recensioni (sei molto specializzato sui film anni '50 e anche più vecchi)sono ottime e indispensabili. Ti linko immediatamente (ho aspettato anche troppo). Il mostro della laguna nera era uno dei miei incubi di quand'ero bambino. Un cult di genere che tutti dovrebbero vedere. Certo per giudicare questo film bisogna prima tenere conto dell'epoca e che era l'epoca dei pupazzi di gomma. Il film poi non è affatto banale. A presto.

Deneil ha detto...

Grazie luciano per la visita e il link che ricambio assolutamente visto che il tuo blog mi pare davvero interessante!Ovviamente felicissimo di aver trovato un altro appassionato del mostro!Ovviamente come dissi nel mio primo post all' inizio di questa fantastica avventura che è il mio blog ogni film va giudicato per l' epoca e il genere a cui appartiene, per cui il mostro è senza dubbio uno dei capolavori assoluti nel suo ambito!