martedì 4 dicembre 2007

THE HIRE SERIES- STAR

PREMESSINA: quella che state per leggere è la prima recensione di una serie di spot della Bmw datati 2001 che sono veri e propri microfilm (vedere recensione per dettagli) con registi e attori di un certo calibro. In questo caso la recensione è abbastanza lunga perchè si tratta dello "spot" di Guy Ritchie di cui sto analizzando interamente la filmografia (a brevissimo la recensione di Revolver che attende solo di essere pubblicata e che avevo promesso tempo fa a Weltall).
Cosa dire ancora? Se avete 8 minuti date un occhio allo spot che vi posto subito dopo almeno saprete di che si parla!



Sapete cosa mi ha fatto più rabbia quando ho tentato di recensire l’ intera opera di Jack Arnold? Il non essere riuscito a trovare in nessun modo (ad eccezione di due pellicole che dovrò comprarmi in dvd in lingua originale) molte (diciamo praticamente tutte!) le sue produzioni successive agli anni ’50.
Ora, capisco anche io senza bisogno che me lo urliate in faccia che, evidentemente, quelle pellicole sconosciute al mondo di un regista che molto probabilmente non avrà mai la fama che si merita (se non in una ristretta cerchia di matti come me appassionati di sci-fi anni ’50) non sono il massimo della vita cinematograficamente parlando.
Il problema è che mi vengono in mente tanti di quei film spazzatura (e non sto parlando del trash volontario, che pure apprezzo!) disponibili in dvd con inclusi i più svariati contenuti speciali che dubito si tratti di qualità a volte.
Anzi, lo dubito sempre.
Come non biasimare quei benedetti produttori cinematografici che preferiscono pubblicare l’ ennesimo horror di serie z con attori fantoccio e trame risibili (ma con una bella copertina con un mostrone pauroso per i quindicenni mi raccomando!) al film western di Jack Arnold (si legga il nome di centinaia di registi dimenticati) “Tramonto di fuoco”?
No, è impossibile non capirli.
Loro sono attenti ai possibili incassi, al possibile spettatore che “sarà più o meno invogliato a vedere il film di Stiller se nel poster ci metto un culo nudo?” E a quale target puntiamo? E come la facciamo la pubblicità? Diffondiamo indizi sparsi su internet mantenendo il mistero? Facciamo un normalissimo trailer? Proviamo a creare scandali e storie d’ amore fasulle sul set?
Insomma cosa centra tutto ciò con “The Hire”?
Quasi nulla, se non fosse per il fatto che il breve cortometraggio in questione prodotto dalla Bmw per pubblicizzare i suoi prodotti è diretto da Guy Ritchie, lo stesso regista del primo film che recensii su questo blog (il fantastico “Lock & Stock”) e di cui sto per completare l’ “analisi filmografica” (eccolo qui il nesso con Jack Arnold) con questo e, infine, il suo ultimo lungometraggio “Revolver”.
E non è forse di Guy Ritchie quella schifezza di “Travolti dal destino” con sua moglie Madonna protagonista che recensii tempo fa e che meriterebbe di NON avere una versione in dvd per far spazio a film magari meno conosciuti ma molto più interessanti?
E per ricollegarmi infine alle prime parole di questo post, non è forse vero che di un regista contemporaneo è molto più semplice reperire l’ intera opera comprese le parti più piccole e insignificanti (sul fatto che sia più facile analizzarla non sarei così sicuro dato che l’ artista potrebbe essere ancora in evoluzione)?
Non avete seguito il mio ragionamento contortissimo che mi ha portato a Guy Ritchie? Non importa, non è utile ai fini della comprensione di questa recensione e poi io mi sono capito!
“The Hire” nasce nel 2001 ed è prodotto dalla Bmw la quale nell’ anno dell’ attentato alle Torri Gemelle (che ci volete fare? Credo che lo ricorderò sempre così!) pensò bene di trovare un nuovo modo di farsi pubblicità: produrre una serie di cortometraggi (8 per la precisione se si esclude la seconda serie che sarà prodotta nell’ anno seguente) al cui interno spicca un modello da reclamizzare (in questo caso la Bmw M5).
Si tratta di veri e propri film a differenza di quello che si potrebbe pensare in un primo momento dove senza dubbio la componente pubblicitaria assume un aspetto importante (almeno qui è dichiarata, non come nei film dei Vanzina!) ma in cui sono presenti veri attori (il più delle volte grandi star) e veri registi (tanto per farvi due nomi impressionanti: Wong Kar Wai e Alejandro Gonzalez Inarritu oltre a John Frankenheimer )
In questo caso ci troviamo di fronte alla regia di Guy Ritchie precedente il tremendo flop di “Travolti dal destino” e a Clive Owen e Madonna come protagonisti.
La storia è presto detta: una star irascibile e viziata (Madonna interpreta se stessa) sale sulla macchina del tassista bellone di turno (Clive Owen) e vuole essere assolutamente portata all’ hotel dove i suoi fan la attendono. Dopo pochi metri percorsi ad un andatura molto pacata Madonna si lamenta con voce isterica e Clive Owen da il meglio di se con una sola frase: “Let me see what I can do!”
Parte “Song 2” dei Blur ad un volume assordante e con lei la Bmw di Clive che si diverte tra sgommate cinematografiche in mezzo al traffico e salti che nemmeno “Bo e Luke” all’ imbocco del cavalcavia.
Dopo un tragitto in cui Madonna viene letteralmente sballottata all’ interno della vettura ( e tu intanto godi perché pensi che si meriti molto di più dopo quel che ti ha fatto passare con “Travolti dal destino”!), l’ autista arriva a destinazione e la star è catapultata fuori dove tutti i giornalisti armati di macchina fotografica dopo uno sguardo allibito collettivo si vendicano sulla smorfiosetta fotografandola dalla vita in giù, dove un evidente macchia di bagnato si allarga sul vestito segnandola a vita.
Insomma come potete ben capire non c’ è molto da dire sulla pellicola, se non il fatto che Guy Ritchie sfrutta il suo stile tutto primi piani velocissimi, stop e ralenty e la sua consueta ironia con una colonna sonora d’ eccezione (ad aprire sono i Primal Scream) e due attori a loro agio nei loro ruoli-macchietta.
Insomma se proprio non avete nulla da fare provate a perdere 10 minuti davanti a questa sciocchezzuola, sarà sempre meglio che perdere un’ ora e mezza davanti a quel pattume di “Travolti dal destino”!
REGIA: Guy Ritchie
ANNO: 2001
GENERE: Spot, azione
VOTO: 7 (considerate che è uno spot in teoria!)
CONSIGLIATO A CHI: Vuole comprare una Bmw
QUANTO MI ASPETTO DA REVOLVER: Sinceramente non ne ho idea ma giuro che se è peggio di “Travolti dal destino” vado a prenderlo a schiaffi Guy Ritchie!

15 commenti:

Weltall ha detto...

AH!
non conoscevo questi corti promozionali e quello che hai postato è un perfetto esempio del "Guy Ritchie style"!
Per me che adoro Lock & Stock e Snatch è veramente una chicca ^__^
Pur non avendo visto Travolti dal Destino sono sicuro che Revolver è decisamente meglio!
Attendo la tua recensione ^__*

Deneil ha detto...

az ma hai commentato in un millisecondo!comunque continuerò a recensire questi corti..ce ne sono un altra decina circa ma per gli altri non farò recensioni così lunghe..alcuni son davvero belli!per revolver ti dico solo cha comprendo appieno la foto sulla tua recensione del film che feci non so quando..a giorni posto comunque anche la mia..credo che saremo sostanzialmente d'accordo (al solito!).
comunque questo star mette in 8 minuti tutto il guy ritchie pensiero dei primi2film..manca solo la solita milionata di personaggi!

Mthemanager ha detto...

Certo che Clive Owen fa delle belle facce da pirla, memorabile quella del salto con la cavalcata delle valchirie come musica. Anche la faccia di Madonna mentre le fotografano la macchia di caffè sui pantaloni non è male. Mi sarei aspettato un pò più numeri con la macchina ma non era questo l'obiettivo, non è fast and furious

Weltall ha detto...

@deneil: mi ero pure dimenticato di quella foto fatta più di un anno fa ^___^
Comunque urge trovare una soluzione per rendere più accessibili i miei post più vecchi!!!

Deneil ha detto...

@M:aspetta qualche giorno e te ne faccio vedere io di numeri con le bmw..ti assicuro che il prossimo ti sorprenderà!si le facce da pirla ci owen sono memorabili!e madonnasballottata a destra e a manca in macchina??
@weltall:io ho creato degli elenchi di link su dei post vecchi..e poi li ho messi come link sulla sinistra..è l'unica soluzione che ho trovato!io il tuo l'ho trovato con la ricerca di blogger.

Weltall ha detto...

E mi sa che se non riesco a creare con l' html un menù a tendina, opterò anch'io per una soluzione così!

Mthemanager ha detto...

E il manager invece?

Deneil ha detto...

@weltall:se ci riesci son curioso di sapere come!
@M:credo che tutti i personaggi di questo cortometraggio siano dei pirla!

Chiara ha detto...

Fantastico....
come ti vengono certe "genialate"!
Grande Den... ed io ferma al "mio" modesto cinema italiano ;)
Grandioso!

Deneil ha detto...

Eddai recuperare degli spot-film non mi sembra una così gran genialata..o si???e comunque la tua opera di rivalutazione del cinema italiano è decisamente migliore!

Mthemanager ha detto...

Ah beh la stima...ma si dai saran stati ben pagati per fare i pirla

Luciano ha detto...

Non sono esperto di spot (neppure di quelli girati da registi di qualità). Quindi mi fa piacere sapere che continuerai a recensirne altri. Ciao.

Deneil ha detto...

recensirò tutti quelli della bmw di questa serie poi vedrò se continuare..ne ho già pronti altri 5!

Anonimo ha detto...

Ahaaha bellissimo! Io ho visto anche gli altri e devo dire che sono stupendi. Quello di Kim ki duk è spettacolare!
Ale55andra

Deneil ha detto...

io ne ho visti 5 finora..quello di kim ki duk mi manca ma provvedo..pian piano pubblicherò tutte le recensioni molte delle quali sono già scritte..comunque ce ne sono di davvero belli!