NONOSTANTE LE COSE SIAN DECISAMENTE MIGLIORATE E NONOSTANTE LE MIE PROMESSE DI TORNARE A SCRIVERE REGOLARMENTE LA VERITà è CHE L' UNIVERSITà MI PORTA VIA METà SETTIMANA E IL TEMPO PER SCRIVERE RIMANE DAVVERO POCO. LE VISIONI (SEMPRE DI PIù) RIMANGONO MA è LO SPUNTO PER SCRIVERE CHE MOLTE VOLTE MANCA. NONOSTANTE TUTTO QUALCOSA SON RIUSCITO A FAR USCIR ANCHE DA QUESTO SWEENEY TODD.
È il cinema delle aspettative il mio.
Soprattutto quello di quest’ultimo periodo, quello delle tre grandi attese: “Non è un paese per vecchi”, “Il petroliere” e “Sweeney Todd”.
Del primo ho già sparlato abbastanza e troppo.
Del secondo mi occuperò in seguito.
Veniamo a questo fantomatico e tanto strombazzato barbiere assassino.
Non c’è persona che conosca che abbia detto prima del film: “Non mi aspetto molto”.
Tutti a urlare a squarciagola il nome di Tim Burton, quello di Depp, La Coppia d’oro, la Bonham Carter, Dante Ferretti, il musical oscuro, il dark e blablabla.
Tutti a sognare il film di Burton ancora prima dell’ uscita, gente impazzita che già urlava al capolavoro dopo aver visto i soli titoli di testa, follie generali di emo finto depressi che accorrevano ad ascoltare il sommo Burton in conferenza quando non sapevano neanche loro cosa fosse una conferenza.
Poi c’ero io.
Quello che all’annuncio della produzione si esaltò un sacco e che pian piano cominciò ad avere dei dubbi.
Ma davvero aveva bisogno di fare un musical?
Ma davvero doveva tornare così prepotentemente al dark?
Ma davvero c’era bisogno ancora una volta di Depp?
Ma davvero voleva far cantare la Bonham Carter?
Si davvero.
E le mie aspettative nel frattempo?
Sono crollate.
Persino quei titoli di testa che tanto hanno esaltato i fan di Burton a me parvero troppo esagerati, troppo falsi, troppo Burtoniani.
Ma è un film di Burton!
Certo, eppure a me non basta più.
Dopo aver visto “Big Fish” non mi accontento più dell’ emarginato oscuro, della fiaba gotica, del Depp smagliante e del Burton dark in generale.
Dopo aver visto “Big Fish” io mi aspetto di più.
E di più.
E di più ancora.
Lo stesso “La sposa cadavere” mi sembrò un buon filmetto e nulla più.
Dov’era quella magia, quell’ emozione, quella pienezza che fa di “Big Fish” (a mio parere) il suo capolavoro?
E dove poteva essere in tutto quel sangue plasticoso e in quel Depp così disturbato e scuro la meraviglia per il cuore che è “Big Fish”?
Aspettative sottozero.
Ma non si può rinunciare a un Burton al cinema, soprattutto se l’amico con tono da cane bastonato si lamenta che se lo guarderà poi a casa da solo dato che nessuno lo porta.
E così via, vediamo questo benedetto “Sweeney Todd”.
Vediamolo con tutti i pregiudizi del caso ma vediamolo prima di dire fesserie a vuoto.
“Sweeney Todd” è un esercizio di stile.
È questo il primo pensiero che ho avuto fin dalla prima immagine.
Quelle scenografie così oscure e curate nei minimi dettagli dal nostro Ferretti, quei costumi così Burtoniani, quelle capigliature ancor più Burton-Style non possono non fartelo pensare.
E quando vedi la camera correre veloce tra i palazzi di una Londra decadentissima dici: “Si, questo è L’esercizio di stile”.
Eppure.
Eppure Burton riesce comunque a dare un certo tocco tutto suo alla pellicola.
Al di là di tutto quel darkume che ormai immagino tanto semplice per lui quanto preparare il caffelatte c’è qualcosa in questo “Sweeney Todd” che convince anche me.
Non saranno di certo le canzoni che si faticano a ricordare e neppure la voce abbastanza odiosa della Bonham Carter.
Non sarà la faccia da matto che Depp si cuce addosso dal primo all’ ultimo minuto della pellicola.
E non sarà neanche tutto quel sangue così plasticoso da risultar divertente vederlo schizzare ovunque (nonostante gli squittii di schifo di quella a fianco che evidentemente credeva di andare a vedere “Pretty Woman”).
Eppure Tim Burton ha dei lampi di genio.
Ogni tanto si ricorda che nessun contratto lo obbliga a darkeggiare tutto e tutti (nonostante ormai gli convenga) e si sbizzarrisce come nel sogno a colori della coppia Depp- Carter che risulta senza alcun dubbio la cosa migliore dell’ intera pellicola.
Sweeney Todd al di là della storia che non vi sto a raccontare (potete leggerne praticamente ovunque) è L’opera dark di Burton come tutti la vorrebbero.
C’è l’emarginato allucinato (che ovviamente è Johnny Depp), c’è La Bonham dark Carter, ci sono le scenografie oscure e perfette di Ferretti e Lo schiavo (meritatissimo l’Oscar) e c’è la regia oscura di Burton che tutto permea.
“Sweeney Todd” per rubare l’ espressione di un collega universitario e blogger è un fumettone dark ben disegnato ma con personaggi sottili come pagine di carta riciclata.
“Sweeney Todd” è semplicemente una meraviglia per gli occhi.
Peccato non lo sia nè per le orecchie nè per il cuore.
REGIA: Tim Burton
ANNO: 2008
GENERE: Musical
VOTO: 7,5
QUANTO è IL MIGLIORE SACHA BARON COHEN: 10
CONSIGLIATO A CHI: Fan del Burton più oscuro e chi vuole vedere un musical un po’ fuori dalle righe.
18 commenti:
Di questo da poco passato ma pienissimo febbraio, mi manca da vedere solo Sweeney Todd che penso di riuscire a recuperare lunedì prossimo.
Ho letto praticamente di tutto sul film e terrò ben presente anche le tue considerazioni.
Poi naturalmente ne riparliamo bene quando l'avrò visto ^___*
Non sono molto d'accordo come sai sull'assenza di cuore. A me ha emozionato moltissimo, in particolare nello straordinario finale.
Un saluto
Un film che mi riservo di vedere in DVD. Burton sta cominciando a diventarmi pesante con 'sto goticismo
riciclato di continuo. E' sull'orlo dell'autocitazionismo. E' certamente un problema mio, s'intende.
...zoccolo duro su "Big Fish": concordo con Deneil.
Leo
A me ha colpito moltissimo al cuore invece, soprattutto nella sequenza del sogno e in nello strabiliante finale già citato da chimy. Non colpisce particolarmente alle orecchie, solo perchè le canzoni non sono i soliti motivetti idioti alla Grease, però a mio avviso dal punto di vista tecnico (testi e musiche) sono molto valenti (e parlo da completa ignorante, è solo una mia impressione). Detto questo ho apprezzato i soliti burtonismi e cioè costumi, acconciature, scenografie e via dicendo, ma ho apprezzato moltissimo anche la storia e la caratterizzazione dei personaggi. Uno dei migliori Burton a mio avviso.
Ale55andra
che dire daneil? che hai detto esattamente quello che penso io, ma con parole più azzeccate. deludente davvero. e poi, come dici tu stesso: troppo burtoniano per un film di burton. è vero, un'autocelebrazione piuttosto narcisistica ed un esercizio di stile abbastanza sterile. mi accodo all'applauso rivolto a ferretti e lo schiavo.
Ancora non lo vedo eppure quello che scrivi è esattamente quello che temo dal film.
Sono d'accordo con te, anche se sono stata un po' meno severa. Quanto a Big Fish, sì, paradossalmente il film meno dark del genio Burton è anche il suo capolavoro.
concordo praticamente su tutto, voto e Sposa Cadavere compresi.
Bellissimo, non ci sono dubbi, ma non mi ha lasciato niente...
grazie della citazione:) Sono d'accordo, anche sul voto, e anche su Bigh fish come capolavoro di Burton
@weltall:vengo a vedere se ne hai scritto qualcosa.
@chimy:già, ricordo bene la tua recensione!
@shadowland:nono...è un problema anche mio credimi!infatti avevo serissimi dubbi sull'andarlo a vedere al cine!
@leo:olè!
@ale55andra:io più che dire uno dei migliori burton direi..uno dei migliori burton come ormai deve essere burton..per capirmi meglio leggi il commento di shadowland.
@mario:e siam in 3..io te e shadowland
@roberto:io temevo questo e si è realizzato!
@lilith:su big fish non credevo di trovare questo consenso!
@filippo:esatto..non lascia quasi niente!e4!
@frank:prego citazione dovuta!e su big fish son felice che qualcun altro la pensi come me!
Ah ah ah ah ah ... no . . . guarda qualche altro film prima di assurgere a critico di fama mondiale questo vale anche per Coppola e Scorsese cioè gli altri 4 imbecilli che ti hanno pure dato retta ciao piccolo
quando poi gli anonimi smetteranno di essere anonimi mettendo almeno un nome di riferimento allora comincerò a rispondere signor fantasma formaggino.
Burton è un regista relativamente giovane, ha incanalato il suo stile nel goth, i fantomatici ragazzini con i capelli neri sfrittellati in faccia, i cosiddetti emo, sono nati probabilmente anche a seguito anche di questo suo stile. Anche se questi buffoncelli stanno un po' troppo banalizzando il genio di Tim Burton, dovrebbero un po' piantarla di fare i trendy finti depressi (finito lo sfogo generazionale).
Ciò che IO apprezzo di più in assoluto in Burton è la sensibilità che lo porta ad illustrare i suoi personaggi al di là delle apparenze.
Geniale come sempre l'uso dei colori, in Edward mani di forbice ricordiamoci le villette pastello e gli abitanti contrapposti al candido personaggio NERO, nella Sposa Cadavere il mondo dei vivi è cupo, grigio, il mondo dei morti è festaiolo e coloratissimo!
Cito
"Tim Burton è noto come regista per le malinconiche atmosfere fiabesche di lavori come Edward Mani Di Forbice, Nightmare Before Christmas o il Mistero di Sleepy Hollow.
I Freaks, creature diverse e per questo osteggiate dalla società - specialmente dagli adulti - hanno sempre avuto un ruolo di primo piano nelle sue storie, quasi volesse andare a toccare con delicatezza corde di sensibilità non comune, per mettere di fronte la società agli orrori ed alle devianze dei suoi comportamenti nei confronti degli emarginati; atteggiamenti divenute aberranti consuetudini giustificate.
Attraverso i suoi occhi la prospettiva si ribalta ed i veri deviati divengono le persone normali e quel mostro chiamato società che tutto giustifica, anche la violenza o l'omicidio, purché rientrino in comportamenti giudicati 'normali'."
Anche in questo magnifico Sweeney Todd i colori sono usati magistralmente, tenete ben presente gli abiti dei personaggi e le scene di flashback.
Per quel che concerne quello che avete giustamente chiamato "sangue plasticoso" , il regista ha ribadito più volte il suo amore per gli effetti speciali "fatti in casa", ricordiamoci i suoi famosi lungometraggi e cortometraggi in stop motion, nonostante le nuove tecnologie permettano di fare cose in digitale lui continua ad utilizzare effetti tecnologici ma poco realistici, grotteschi ma senza dubbio buffi perchè è nel suo stile.
Il musical unito al teatro è un altro dei suoi amori probabilmente insieme alla moglie (il che spiega perchè davvero l'ha fatta cantare!), Depp è assolutamente uno degli attori più bravi e versatili del momento. Forse lo stiamo vedendo un po' troppo dopo Pirati dei Caraibi.... Anche se io personalmente non smetterei mai di guardarlo (sbav).
Questo film è decisamente un esercizio di stile, ma vi prego di non dimenticare che per valutare i film come molti capolavori della storia dell'arte, a volte bisogna valutare anche la poetica dell'artista.
Robi
non mi ha fatto impazzire, amo molto burton ma poco i musical...
Simone
Che Burton abbia esagerato è vero, senza ombra di ombra di dubbio, ma che vuoi, ormai ha una certa età [U_U], l'intro dark poteva anche risparmiarsela, ne avevamo vista una uguale nel penultimo lavoro con Depp ['la fabbrica di cioccolato'], ma al porto del sangue e dei pasticci di carne c'era la cioccolata, ma vabbè. Il film non è all'altezza né del musical, tanto meno del libro (mi chiedo cosa avrebbe detto Sweeney in persona). In realtà ci ho visto molto poco sia del regista [ci tengo a precisare che, sì, anche a me Big Fish ha fatto amare Tim, ma non lo si può considerare il suo esempio portante] e soprattutto ci ho visto poco Depp [peccato, perchè il resto del cast mi sembrava partecipe, e Johnny fa molto più bella figura in versione dark].
Non si può definire un flop, ma andava fatto senz'altro meglio, sono daccordissimo!
imparato molto
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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