sabato 7 luglio 2007

MAXIMUM OVERDRIVE- BRIVIDO


La domanda è: perché?
Perché uno scrittore affermato in grado di vendere anche le sue mutande a peso d’ oro rilegandole con una copertina (ancora più negli anni ’80 che oggi) si decide a dirigere un film tratto da un suo stesso racconto, peraltro già abbastanza debole di suo?
Perché un ingenuo ragazzo compra la videocassetta usata di questa pellicola tirando due euro giù dal cesso?
Perché un pirla si guarda questo film una prima volta con gli amici e la ragazza rimanendone disgustato e decide di rivederlo da solo a distanza di mesi per trovarne dei lati positivi inesistenti?
Perché due tra i dizionari di critica cinematografica più conosciuti in Italia (“Il Morandini” e “Il Farinotti”) valutano questo scempio con 2 stellette su 5 essendo il voto minimo l’1?
Ma soprattutto perché scriverne una recensione dico io?
La risposta è: per nessun motivo intelligente.
Tale Stephen King decise di girare un film nel 1986 tratto da uno dei suoi racconti perché, come noto, infastidito dalla versione cinematografica di “Shining” di un certo Kubrick che non aveva effettivamente rispettato la trama del libro e ne aveva stravolto il significato (fossero tutti così gli stravolgimenti!), perché le ultime pellicole tratte dai suoi romanzi ricevevano giudizi che andavano dall’ imbarazzante all’ inguardabile, perché evidentemente qualcuno gli disse che mettere il suo nome in regia poteva fruttare parecchi soldini (e quelli il buon King non se è mai fatti scappare!).
L’ ingenuo ragazzo comprò la videocassetta consapevole della bruttura di tale pellicola ma all’ epoca era un fan sfegatato dello scrittore e non si sarebbe fatto sfuggire neppure le mutande rilegate (purtroppo per lui non sono mai uscite ma ci spera ancora!).
Il pirla rimane pirla punto e basta.
I due dizionari, come molti altri, presentano tra gli altri difetti (una ricerca dell’ oggettività impossibile da trovare, una valutazione che non si basa sui generi) una mania di completezza che sfiora il ridicolo: per questo molte pellicole come queste non sono mai state realmente viste dai critici in questione (a mio modestissimo parere), ma sono state inserite per questa strana mania raccattando notizie qua e la da qualche sito internet o da chissà dove.
Ma veniamo al punto fondamentale: la recensione.
Dunque, innanzitutto voglio chiarire un punto fondamentale: sono ben consapevole che nel cinema esiste un genere chiamato trash (spazzatura per esser più chiari), al cui interno stanno 2 tipi di pellicole, quelle nate per essere trash (tanto per farvi un esempio “The Toxic Avenger” di cui fornirò una recensione a breve), e quelle nate con buoni intenti ma finite, per un motivo o per l’altro all’ interno del cassonetto. Brivido si colloca purtroppo tra le seconde che sono senza dubbio le peggiori.
Basta ricordare che Stephen King stesso pronunciò all’ epoca dell’ uscita nelle sale americane testuali parole: “Per la cronaca, non credo che il film verrà accolto male dalla critica” anche se per dovere di cronaca bisogna dire che più tardi affermò di aver voluto fare un film spazzatura (chissà perché sono dubbioso sulla sua volontà…).
Altro punto a suo sfavore è il budget, che si aggira incredibilmente intorno ai 10 milioni di dollari (anche se è davvero difficile credere che un obbrobrio del genere possa essere costato così tanto), di cui solo 4 ritornarono nelle casse, infatti dopo il primo ovvio entusiasmo dei fan il film fece un flop mostruoso.
Venendo al film vero e proprio c’ è poco da dire: il passaggio di una cometa vicino all’ orbita terrestre fa impazzire tutti i macchinari tecnologici della Terra, che si rivoltano (ovviamente) contro l’ uomo.
Già questo spunto non è un granchè ma un buon regista forse avrebbe potuto dare quel tocco di b-movie che invece King non riesce a dare impacciandosi tra disastrosi effetti speciali (i camion che mettono le marce da soli fan davvero venir voglia di piangere) e terribili sequenze di noia mortale dove non succede nulla.
Le scene che dovrebbero spaventare lo spettatore oltre ad essere tremendamente ridicole (macchinette servibivande che uccidono un uomo sparandogli una lattina in fronte, schiacciasassi che investono bambini ad una lentezza impressionante, coltelli elettrici che feriscono il braccio di una ragazza, camion che colpiscono e uccidono un uomo colpendolo in retromarcia), sono sottolineate da fastidiosi suoni che ricordano da vicino quelli di Psycho nella scena della doccia.
I personaggi sono così stereotipati che sembra di vedere dei cartonati: il macho salvatore che si innamora della bella e grintosa di turno sono contornati da un uomo grasso, cattivo e dalla risata catarrosa proprietario della stazione di servizio in cui si riparano e da altri inutili personaggi.
Aggiungeteci ora attori inguardabili (tra i meno peggio Emilio Estevez), battute irreali e ridicole pronunciate come se si stesse svelando una grande verità e una regia a dir poco pessima (ci si rovina gli occhi per capire cosa succede nelle scene notturne).
Il tocco finale è dato dal messaggio che King vuole dare allo spettatore: “La tecnologia ci sta per sovrastare! State attenti!” trasmesso in modo così sottile che la parete portante di casa mia non è nulla in confronto.
Dimenticavo di ricordare a tutti gli amanti dell’ horror e dello splatter che il film oltre a non spaventare non ha nessuna scena troppo violenta in quanto furono eliminate per poter avere un più largo bacino di utenza.
Un ultima nota per l’ unica cosa salvabile dell’ intera pellicola: la colonna sonora composta interamente dagli Ac/Dc.
E quindi? E quindi sta a voi: guardatelo se volete vedere come NON si fa un film, statene alla larga per qualsiasi altro motivo! Io ci ho già trascinato quei miei amici la prima volta, e ancora adesso mi chiedo: perché?
REGIA: Stephen King
ANNO: 1986
GENERE: B- Movie (ma anche C e D- Movie), Horror
VOTO: 1
QUANTO è INCONSAPEVOLMENTE TRASH: 10
CONSIGLIATO A CHI è un fan completista di S. King, vuole passare una serata con amici rigorosamente ubriachi (queste pellicole fanno sempre ridere da ubriachi!), è malato nella testa.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Premetto che a me King (IT a parte) ha sempre fatto piuttosto cagare...
Premetto pure che a me gli horror non piacciono a meno che non siano fatti con tutti i crismi..
Ma tu che sapevi tutte queste cose..te la sei proprio cercata eh!!
Ciao!

Deneil ha detto...

eheh si in effetti ammetto di essermela cercata..ma non credevo una cosa così orribile!grazie per il commento!

Anonimo ha detto...

Belin, erano anni che non sentivo a parlare di Brivido.
Bel post.
Byez

Deneil ha detto...

grazie steve per il commento!il tuo blog è troppo bello comunque!
mi stupisco che ne avessi già sentito parlare!
se ripassi tra breve(max stasera)sto facendo la rece di un altra perla sconosciuta...