mercoledì 4 luglio 2007

WHO'S AFRAID OF VIRGINIA WOOLF- CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF


Siamo nel 1966 quando Mike Nichols (divenuto ancora più famoso l’ anno seguente con il classico “ Il laureato”) mostra all’ America puritana del tempo una pellicola destinata a far scalpore. Protagonista una coppia in crisi interpretata dall’ allora splendida Elizabeth Taylor e da Richard Burton, coppia anche nella vita reale. La pellicola mette in mostra in quasi due ore uno squarcio di vita della coppia tra alcool, balli sensuali, litigate furiose e tradimenti.
Il film sconvolge sia per la storia fuori da ogni decenza sia per il linguaggio usato dai due protagonisti che non si addice per niente alle regole di Hollywood.
Una donna capace di sovrastare il marito in ogni situazione (eccetto che per il finale), sgridandolo, dandogli ordini, lasciandolo a piedi nel bel mezzo del nulla e infine tradendolo.
Un uomo che maltratta gli ospiti sfottendoli e umiliandoli confessando i loro più intimi segreti.
Una coppia (i protagonisti) sposata perché lui sperava di ereditare il posto di capo facoltà del padre di lei.
Un’ altra coppia (gli ospiti) sposata perché “lei era gonfia anche se dopo si sgonfiò per una gravidanza isterica” e per la dote di lei.
Insomma si parla di una pellicola del 1966 che potrebbe benissimo essere prodotta oggi per la sua modernità, per la sua capacità di mettere in scena problemi di coppia già allora esistenti ma di cui si faceva volentieri a meno di parlarne.
Aggiungete a tutto ciò un’ equilibrata quanto sconcertante incertezza tra ciò che è verità e ciò che è finzione: siamo sicuri che esista davvero un figlio di Martha e George (Taylor e Burton)? Siamo sicuri che questa notte non sia un qualcosa di comune per la loro vita? Siamo sicuri dell’ odio tra i due?
5 oscar (alla Taylor e a Sandy Dennis, fotografia in bianco e nero, scenografia e costumi) per un film fuori da ogni tempo, una di quelle pellicole di cui non si può scrivere una recensione senza cadere nella trappola dell’ ovvietà, io ci ho provato e spero di avervi convinto ma credetemi vederlo è tutt’ altra cosa che sentirne parlare.
ANNO: 1966
REGIA: Mike Nichols
GENERE: Drammatico
VOTO: 9
QUANTO è MODERNO: 10
CONSIGLIATO A CHI ama il cinema in bianco e nero, le interpretazioni magistrali, i sottili giochi psicologici.

2 commenti:

Alberto ha detto...

Sembra bello... lo segnalerò anch'io su www.libriefilm.com

Deneil ha detto...

è molto bello alberto!è fuori dal tempo in cui fu girato.segnala il mio blog se puoi!e grazie per il commento!