Gli elementi per starci lontano c’ erano tutti: una commedia romantica (la sola definizione funziona per me come l’ Autan per le zanzare) in cui una donna di 37 anni (Uma Thurman) appena uscita da una difficile separazione si innamora quasi per caso di un uomo 14 anni più giovane (Bryan Greenberg) che scoprirà essere solo in seguito il figlio della sua psicoanalista (Meryl Streep).
Ma si sa: a volte puoi spruzzarti intere bombolette di Autan e le zanzare saranno ancora li a pungerti, incuranti del tuo insopportabile puzzo e del tuo portafogli alleggerito per un prodotto inutile.
Così, nonostante i miei dubbi, incoraggiato dalla presenza di una Meryl Streep appena vista nel più che buono “Il diavolo veste Prada” , mi sono deciso: divano, dvd, ragazza (è immancabile per questo genere di film) e una buona dose di pazienza per sopportare i prevedibili equivoci, la prevedibile storia smielata dal lieto fine e il prevedibile belloccio di turno.
E invece.
E invece mi sono ritrovato davanti ad un buon prodotto: complici le fantastiche interpretazioni della Thurman (forse mai così bella e naturale) ma soprattutto di Meryl Streep (capace di dare un volume persino a un personaggio come questo che sarebbe stato piatto come un cerchio disegnato su un foglio se interpretato da chiunque altro) la pellicola scorre via che è un piacere nella sua ora e mezza.
Per una volta sembra di non essere davanti alla solita fiaba cinematografica: i personaggi sono credibili anche se a volte volutamente caricaturali (si veda la famiglia ebrea di lui) e la storia risulta non così irreale grazie anche ad un finale meno sdolcinato del solito. Il regista contribuisce a questo clima di “realtà” girando alcune scene come quelle a tavola o nella casa di lui con una telecamera in spalla, in modo che tutto sembri più veritiero.
Una vena di ironia mai sgradevole fa capolino dietro a una sceneggiatura più che buona e Younger cerca in tutti i modi di evitare certi noiosi clichè da commedia romantica anche se non sempre ci riesce.
Non è mia intenzione star qui a svelarvi i profondi significati che un critico cervellotico riuscirebbe a trovare in una pellicola come questa (certo ci sono spunti di riflessione come la critica al sistema terapeutico ma siamo sicuri di voler addentrarci in certe noiose discussioni?), destinata semplicemente a far passare una bella serata in compagnia della propria ragazza/o, ne voglio star qui a dirvi che, si, esistono ancora nel 2007 (leggete bene: 2007) famiglie non in grado di accettare persone di differente cultura/ religione/ colore della pelle (2007 ragazzi!) come sposo/a dei propri figli.
Insomma, per l’ ennesima volta l’ Autan non ha funzionato (per non parlare di quell’ altro “Ne punti ne unti”) ma questa volta mi è andata bene, chissà magari un giorno riuscirò addirittura ad accettare il fatto che le zanzare alla fin fine mi pungono perché sono affamate.
REGIA: Ben Younger
ANNO: 2006
GENERE: Commedia romantica (ma non troppo)
VOTO: 7
QUANTO è SUPERIORE MERYL STREEP AL 90% DELLE ATTRICETTE DI OGGI: 10
Ma si sa: a volte puoi spruzzarti intere bombolette di Autan e le zanzare saranno ancora li a pungerti, incuranti del tuo insopportabile puzzo e del tuo portafogli alleggerito per un prodotto inutile.
Così, nonostante i miei dubbi, incoraggiato dalla presenza di una Meryl Streep appena vista nel più che buono “Il diavolo veste Prada” , mi sono deciso: divano, dvd, ragazza (è immancabile per questo genere di film) e una buona dose di pazienza per sopportare i prevedibili equivoci, la prevedibile storia smielata dal lieto fine e il prevedibile belloccio di turno.
E invece.
E invece mi sono ritrovato davanti ad un buon prodotto: complici le fantastiche interpretazioni della Thurman (forse mai così bella e naturale) ma soprattutto di Meryl Streep (capace di dare un volume persino a un personaggio come questo che sarebbe stato piatto come un cerchio disegnato su un foglio se interpretato da chiunque altro) la pellicola scorre via che è un piacere nella sua ora e mezza.
Per una volta sembra di non essere davanti alla solita fiaba cinematografica: i personaggi sono credibili anche se a volte volutamente caricaturali (si veda la famiglia ebrea di lui) e la storia risulta non così irreale grazie anche ad un finale meno sdolcinato del solito. Il regista contribuisce a questo clima di “realtà” girando alcune scene come quelle a tavola o nella casa di lui con una telecamera in spalla, in modo che tutto sembri più veritiero.
Una vena di ironia mai sgradevole fa capolino dietro a una sceneggiatura più che buona e Younger cerca in tutti i modi di evitare certi noiosi clichè da commedia romantica anche se non sempre ci riesce.
Non è mia intenzione star qui a svelarvi i profondi significati che un critico cervellotico riuscirebbe a trovare in una pellicola come questa (certo ci sono spunti di riflessione come la critica al sistema terapeutico ma siamo sicuri di voler addentrarci in certe noiose discussioni?), destinata semplicemente a far passare una bella serata in compagnia della propria ragazza/o, ne voglio star qui a dirvi che, si, esistono ancora nel 2007 (leggete bene: 2007) famiglie non in grado di accettare persone di differente cultura/ religione/ colore della pelle (2007 ragazzi!) come sposo/a dei propri figli.
Insomma, per l’ ennesima volta l’ Autan non ha funzionato (per non parlare di quell’ altro “Ne punti ne unti”) ma questa volta mi è andata bene, chissà magari un giorno riuscirò addirittura ad accettare il fatto che le zanzare alla fin fine mi pungono perché sono affamate.
REGIA: Ben Younger
ANNO: 2006
GENERE: Commedia romantica (ma non troppo)
VOTO: 7
QUANTO è SUPERIORE MERYL STREEP AL 90% DELLE ATTRICETTE DI OGGI: 10
CONSIGLIATO A CHI: Vuol passare una piacevole serata davanti allo schermo in buona compagnia senza scervellarsi troppo.
2 commenti:
CarinoQ
devo dire che me l'aspettavo + stupido, invece il finale amaro non me l'aspettavo proprio!
Completamente in accordo con te trinity!anch' io mi aspettavo qualcosa di più stupido e invece.. il finale in effetti sorprende!
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