venerdì 7 dicembre 2007

PLATOON



Questo voto è falsato.
Molto probabilmente tra due o tre giorni quando la visione sarà un po’ più fredda aggiungerò quel voto che manca alla perfezione (o forse no).
Ma per ora stiamo qui.
Questo voto è falsato dalle mie altissime aspettative.
Così come quelle per “Darkstar” erano decisamente basse e mi hanno portato ad un voto forse eccessivo (ne riparlerò alla fine dell’ analisi Carpenteriana) quelle per Platoon erano decisamente alte.
Insomma si parla di un film additato come uno tra i migliori nel suo genere (primissimi posti) e tra i primi 100 posti in assoluto in un classificone fatto da chissà chi.
Come potevo avere basse aspettative?
Ve lo dico subito, tanto per scongiurare spiacevoli equivoci a chi magari leggerà solo le prime righe di questo post: il film mi è piaciuto. E parecchio.
Eppure oso non indicarlo come perfetto.
Come tutti voi saprete “Platoon” è un film sulla guerra in Vietnam (domanda d’ obbligo: ma quanti ne han fatti?), girato per la prima volta da un reduce della guerra stessa: un certo Oliver Stone.
Non starò qui a spiegarvi per filo e per segno la trama della pellicola perché qui oltre a wikipedia ci saranno milioni di fonti che possono fare al caso vostro (escludendo i libri perché altrimenti non tengo più il conto!) ma cercherò semplicemente di occuparmi dei motivi per cui, secondo me, il film ha avuto questo enorme successo.
Meritato.
Innanzitutto, tanto per iniziare con una banalità, “Platoon” non è un film sulla guerra.
È LA guerra.
Gli intricati e sporchi paesaggi, i rumori di una foresta mai immobile, i vestiti strappati, la fatica sul volto degli attori provati, oltre che dal regime di quasi terrore di Oliver Stone, da un campo militare durato quindici giorni in preparazione del vero e proprio girato.
Perché Oliver Stone, come mi piace sempre dire, è il Troppo fatto persona.
Se pensate poi che aveva in mente di girare questo film dal 1976 e ha dovuto attendere 10 anni perché il suo sogno si realizzasse, capirete anche voi che il troppo diventa davvero qualcosa di indefinibile.
La tensione che aleggia sul set durante le riprese a causa dei metodi brutali (voluti) di Stone e il fatto che buona parte degli attori si presentano sul set sempre un po’ fumati o fatti non contribuisce a rendere Luzon (l’ isola delle Filippine scelta come luogo per le riprese) un luogo tranquillo.
Sembra davvero tutto esagerato ma Oliver Stone riesce là dove tantissimi registi di film di guerra falliscono: lui ci da realmente l’ idea di che cosa può essere una guerra.
Non è il classico amico americano che ti aiuta sotto il fuoco nemico e neppure il solito salvataggio in extremis del buono di turno.
La guerra è sangue, pallottole, insulti, urla e follia.
Follia.
Follia in ogni angolo.
Nella testa dei soldati, nella popolazione locale, nei comportamenti dei comandanti, nell’ idea stessa di guerra c’ è follia.
In “Platoon” non esistono buoni o cattivi perché in guerra sono tutti folli.
E se non lo sono, come Chris, sono destinati a diventarlo.
Implacabilmente.
Perché senza una sana dose di pazzia in guerra non si sopravvive e lo sa bene il sergente immortale Barnes che non si ferma davanti a niente e nessuno.
Vecchi, bambini, donne e soldati con cui ha parlato la notte precedente.
Per lui sono tutti nemici.
Perché la guerra è follia e in questo caso (come in molti altri) questa follia non basta sfogarla sul nemico dichiarato.
Nemici, amici, compagni, superiori.
Non esiste nulla di tutto ciò nella guerra di Stone.
Chris Taylor interpretato da Charlie Sheen e alter ego del regista stesso, all’ arrivo in Vietnam crede ancora nei valori classici della società Americana, si lamenta della morte di Elias e dell’ ingiustizia di una guerra simile che pian piano lo accoglierà fra le sue braccia fino a farlo diventare come tutti gli altri folli.
“Che si fotta la giustizia americana!” urla Chris infuriato mentre nel finale uscirà allo scoperto nel pieno della battaglia sparando all’ impazzata e urlando “è bellissimooooo!”
Anche lui è diventato folle.
“Perché fumate quella roba? Per uscire dalla realtà? IO sono la realtà!”
Il sergente Barnes è la personificazione della guerra stessa, nella sua cicatrice, nei suoi occhi rossi mentre tenta di uccidere persino Chris, Stone ritrova la crudeltà e la pazzia di un Paese che combatte se stesso (Elias).
Ma allora se sono talmente esaltato da questa pellicola che non capisco nemmeno più io che cosa sto dicendo, perché mai 9 e non 10?
Per due semplici motivi: uno riguarda la prima parte del film che sembra non ingranare bene la marcia fino a 20-30 minuti dall’ inizio (ma vedo che la maggior parte delle critiche va verso la seconda parte… devo essere pazzo o non capirci davvero nulla!) e l’ altra riguarda la scelta di Charlie Sheen come protagonista.
Sarà che io l’ ho sempre visto come il protagonista di “Hot Shots”, sarà che con quella faccia da bonaccione io proprio non me lo vedo a lottare per la vita (anche se l’ intento di Stone era forse proprio quello di mettere una persona che non centrasse nulla con tutti gli altri) ma a me è davvero parso come l’ unica scelta non azzeccata di tutto il film.
E se considerate che si parla del protagonista e non dell’ ultima comparsa in ordine alfabetico capirete che non sto blaterando per una sciocchezzuola.
Tolti questi due minuscoli particolari (perché anche la scelta del protagonista è minuscola se poi è la guerra ad avere la parte principale), “Platoon” è, per ora, il film meglio riuscito che io abbia visto di Oliver Stone.
Il regista fa un gran lavoro con la camera e riesce a trasportare lo spettatore anche nel più stretto dei cunicoli sotterranei mentre all’ aperto da il meglio di se tra inquadrature che roteano nel vero senso della parola attorno ai protagonisti e scene epocali quali l’ espressione di Elias che muta attraverso un solo sguardo o quella dello scoppio della bomba vicino a Chris che rende il mondo tutto in bianco e nero fino al momento in cui il soldato riprende conoscenza (a tal proposito la scena mi ha un po’ ricordato quella rossa di “Alexander” quando il re macedone viene ferito).
E poi c’ è la scena della caduta di Elias riportata poi in uno scatto sulla copertina del dvd.
Non sto neanche a commentarla perché una scena del genere va vista con i propri occhi, va vissuta.
La caduta in ginocchio con le mani in cielo di Elias come caduta di un Paese che chiede perdono.
MEMORABILE.
Per il resto Stone per una volta non abusa della pazienza dello spettatore medio con una durata eccessiva (siamo sulle2 ore scarse) e non si perde in sproloqui e lunaggini inutili e lentizzanti portando sul vassoio un buonissimo arrosto senza fumo.
Decisamente meritati oscar al film, regia, montaggio e suono.
Curiosità: Cameo di Oliver Stone nella battaglia finale. Viene fatto saltare per aria!
Per filippo: non è Oliver Stone il regista di cui mi occuperò perchè più di un film al mese di questo regista non riesco a mandarlo giu. In un certo senso ho bisogno di tempo per digerire un suo film(one).
REGIA: Oliver Stone
ANNO: 1986
GENERE: Guerra
VOTO: 9
CONSIGLIATO A CHI: Vuole vedere uno dei migliori film sulla guerra del Vietnam con una bellissima colonna sonora (tra le altre cose il tema principale “Adagio For Strings” di Samuel Barber è davvero molto bello)
QUANTO FA RIDERE JOHN MC GINLEY (IL DR PERRY COX DI SCRUBS) NEI PANNI DEL SERGENTE O’NEIL: 10

WILLEM DAFOE NEI PANNI DI ELIAS AL CENTRO DELLA FOTO IN UN INTERPRETAZIONE STRAORDINARIA INSIEME A TOM BERENGER IN QUELLI DI BARNES.

32 commenti:

domenico ha detto...

visto che parli un po' di questioni di valutazione:
per me non va oltre il 7 e mezzo (ed è uno dei migliori stone)
(il miglior stone è talk radio che prende un bell'8 ^^)
(quasi tutti gli altri stone non mi piaciono, anche quelli che non ho visto e mai vedrò... :-) )
un gran bel film ma molto lontano dall'essere imprescindibile

Deneil ha detto...

va be dai quelli che non vedrai mai non puoi giudicarli..povero stone!:-)
comunque come detto in una postilla alla fine:non guardo mai più di un film di stone al mese..questo perchè non mi fa impazzire sia come regista che come sceneggiatore..a volte si perde in lungaggini inutili che fanno diventare i suoi film quasi dei documentari con attori che dei buoni film di denuncia (che di solito è quello che vorrebbero essere).
detto questo secondo me platoon nel suo genere (considera che le mie votazioni vanno sempre per genere..oltre che per regista) è un gran bel film..come detto non è perfetto ma è un bel filmone.
talk radio non ce l'ho..provvedo!
secondo me platoon è abbastanza imprescindibile nel suo genere e sinceramente mi vergogno di averlo visto solo ora!

Luciano ha detto...

Siamo d'accordo. Questo è il migliore film di Stone. Negli altri (salvo forse Talk radio, ma anche JFK e a tratti Nato il 4 luglio)non riesce a "dare" ai suoi film quell'anima che invece appartiene a Platoon. Uno dei film più pacifisti che abbia mai visto.

Deneil ha detto...

"Uno dei film più pacifisti che abbia mai visto"
Come non darti ragione?

chimy ha detto...

Gran film... sarebbe ora che O.Stone ne facesse un altro di tale livello..
Ciao

Deneil ha detto...

non so per quale motivo ma stone mi sa di classica persona gasatissima che crede di essere superiore a tutto e tutti..no so perchè..mi ha sempre dato quell' idea!quindi secondo me lui considera un capolavoro persino world trade center(dio mio che brutto!)

Anonimo ha detto...

Di Stone ho visto il documentario su Fidel Castro (che glielo mette in culo ad ogni piè sospinto! io amo Fidel, io amo Fidel!).
Questo l'ho visto da piccola, in quanto uno dei film preferiti da mio padre, ma nn lo ricordo minimamente!)
dovrei rivederlo..
ciao ciao!

FiliÞþØ ha detto...

Recepito il messaggio!;)
Cmq sono d'accordissimo con luciano...anche per me questo è tra i migliori Stone (e, per quanto riguarda i film di guerra, forse il migiore...).
Vedo che anche tu hai fatto il mio stesso errore, vederlo dopo aver visto Hot Shots. Charlie Sheen sembra che faccia perennemete la faccia di "Topper", ma a parte questo è grandioso (come tutto il cast).
Per quanto riguarda John Mc Ginley, è amico di Stone, lo troverai anche in altri film (ora come ora mi viene in mente solo Wall Street).

Deneil ha detto...

@trinity:il documentario su fidel ce l'ho ma devo ancora vederlo..sembra che tu non lo apprezzi molto però!:-)
@filippo:sui film di guerra credo sia uno dei migliori in assoluto anche se dopo il messaggio di honeyboy pensavo di aver preso una cantonata!spero di trovar qualcos'altro a questo livello di stone perchè l'ho davvero molto apprezzato!
in effetti vederlo dopo ho shots è stato traumatico..da un momento ll' altro mi aspettavo di vederlo parcheggiare un aereo in retromarcia o con un mitra in mano per imitare rambo!
stessa cosa per mc ginley:continuavo a vedermelo nell' ospedale mentre faceva il pirla!

Gianmario ha detto...

Per me l'unico film perfetto di (sulla/a proposito di/che parla di) guerra e' Apocalypse Now. Agli altri manca sempre qualcosa. Platoon da piccolo mi era piaciuto molto, poi l'ho rivisto un paio di volte e mi e' piaciuto un po' di meno, sempre bello ma il paragone con Apocalypse Now si fa sentire. Comunque uno dei migliori di Stone, lontano anni luce da schifezze come Alexander e World Trade Center.

Deneil ha detto...

be certo con apocalypse non c'è paragone però rimane comunque un gran film!e poi credo sia nettamente diverso..quasi a tal punto da non poter essere paragonato ad apocalypse now.a me alexander non è dispiaciuto affatto..world trade center era immondo ma alexander ti dirò che aveva dei momenti davvero ottimi!

Deneil ha detto...

ah già di alexander trovi la rece poco più sotto!

Anonimo ha detto...

Ottima analisi! In questo caso credo che lo spirito documentaristico di PLATOON sia una scelta fortemente voluta, ma credo anche che Stone rimanga in balia di questo senza essere incisivo fino in fondo, in bilico tra film e documentario. Forse per questo non si avvicina al capolavoro, pur rimanendo un valido film sulla guerra.

Ciao!

Deneil ha detto...

grazie per i complimenti e sono sostanzialmente d'accordo con te!credo che anche nelle opere successive il difetto rimanga quello..più o meno accentuato.

Anonimo ha detto...

Bella recensione con la quale concordo quasi del tutto a parte sul giudizio di Sheen. Non è mai stato tra i miei attori preferiti, ma in questo film sforna un'interpretazione quasi perfetta. Ovviamente Platonn nn è da 10 (almeno secondo me) ma è sicuramente uno dei migliori film di Stone e uno dei migliori film sulla geurra del Vietnam ^^
Ale55andra

Deneil ha detto...

no non è da 10..a mente fredda confermo il mio 9..come detto ad honeyboy considera sempre che io esprimo il mio giudizio in base al genere e al regista..secondo me nel genere di guerra paltoon un bel 9 se lo merita..e anche rispetto alla carriera di stone che dopo (per quel che ho visto) non ha saputo ripetersi a tali livelli!

Deneil ha detto...

questione sheen:riconosco che sheen nel film è parecchio bravo ma come detto a filippo il fatto di aver visto hot shots prima mi ha un po' sconvolto..
non riuscivo proprio a vederlo con la faccia seria!

Weltall ha detto...

Platoon è un bel film, niente da aggiungere.
Visto però che si è tirato in ballo Apocalypse Now (che anche io come Gianmario considero il migliore del genere) e la facciona bonacciona di Charlie Sheen, mi è venuto in mente che nel film di Coppola il ruolo principale era interpretato dal padre Martin...che le cose siano collegate ^__^?

Deneil ha detto...

credo proprio di si sai..avevo letto qualcosa in proposito ma purtroppo non ricordo più dove..az..sarebbe interessante saperlo..comunque sheen in platoon fi scelto dopo aver scartato johnny depp (troppo giovane) ed emilio estevez (troppo belloccio scemo immagino)..insomma quasi un rimpiazzo!

Anonimo ha detto...

Su Emilio Estevez troppo belloccio sinceramente avrei da ridire...magari stupido ci può stare :P
Ale55andra

Deneil ha detto...

beh dai negli anni 80 era un belloccio emilio estevez..ma forse tu ne capisci qualcosa di più di me sulla bellezza maschile!

Weltall ha detto...

Come Charlie Sheen mi ricorda Hot Shots...Emilio Estevez mi ricorda Palle in Canna ^___*

Deneil ha detto...

a me emilio estevez ricorda solo brivido con regia di stephen king..qualcosa di inimmaginabilmente brutto!e l'ho anche recensito!nella top 3 dei film più brutti che io abbia mai visto!

Anonimo ha detto...

sai come la penso su Stone.....di quelli che ho visto questo è decisamente il più bello (è un genere che xò conosco pochissimo) ... magari proverò ancora con talk radio...ma poi con Stone ho chiuso.....

Deneil ha detto...

io ogni tanto ci provo con stone..diciamo che ancora non mi capacito della fama incredibile che ha raggiunto con quel che ha fatto..posso quasi dire che un film su 2 è una ciofeca quindi proprio non capisco..questo (almeno per quello che ho visto) è senza alcun dubbio il migliore!magari tra un mesetto ci provo con talk radio o qualcos'altro..

Gianmario ha detto...

Be' ok forse non azzecca tutti i film, ma Stone ha fatto Platoon, Wall Street, Nato il 4 luglio, Salvador, JFK, Natural Born Killers, i documentari Looking for Fidel e Comandante che non mi sembrano poi cosi' male. Insomma a leggere alcuni commenti sembra che Stone sia' un cesso di regista, ma dai non sara' Kubrick o Tarkovsky ma qualcosa al cinema l'ha data.

Deneil ha detto...

io non dico che sia un pessimo regista ma a mio parere non sa mai quando fermarsi..insomma esagera..con tutto!con precisione storica, dettagli, retoricismi, inquadraturone, stone tende sempre ad esagerare a mio parere.platoon mi è piaciuto proprio perchè non cade nei difetti di alcune delle altre sue pellicole..ad esempio jfk a me non ha fatto impazzire (non dico sia brutto) mentre su altri non mi pronuncio semplicemente perchè li ho visti troppo tempo fa (nato il 4 luglio) o proprio non li ho visti (comandante, looking for fidel).
insomma stone non lascia indifferenti ma io non lo metto tra i migliori registi in circolazione..a meno che non rifaccia un film come platoon!:-)

Gianmario ha detto...

Sul fatto che a volte esagera e' vero, basta guardare WTC (in negativo) e tanti altri suoi film, penso che gli piaccia essere molto preciso dal punto di vista storico e dell'attualita' e rischia di concentrarsi solo sui fatti e meno sull'anima del film. Pero' vedi anche quando sbaglia, semmai perche' si muove quasi come un carro armato, mostra qualcosa di interessante. Ci sono registi che semplicemente NON hanno nulla da dire. Stone non e' tra quelli, altrimenti non avremo Platoon, Natural Born Killers e JFK. Forse fa un film molto fisico e meno di cuore, ma il cinema non e' uno solo.

Deneil ha detto...

"perche' si muove quasi come un carro armato"
ecco questa mi piace davvero. Esprime tutto il mio pensiero su stone e sono d'accordo anche sul fatto che stone abbia qualcosa da dire..anzi..stone a mio parere ha molte cose da dire ma alcune volte sbaglia il metodo per dirle..o più semplicemente come dici tu..le dice in modo diverso da come le direbbe un altro tipo di cinema.
tanto per chiarirci:preferisco la fisicità di stone a un film come nella valle di elah (a meno che non si parli di world trade center che l'ho trovato davvero brutto in tutti i sensi possibili e immaginabili!)

Captain Howdy ha detto...

a distanza di anni ha perso un po' di spessore come capit a tutti i film di Stone che invecchiano precocemente..ma resta un buon film di genere.

Deneil ha detto...

altra osservazione da annotare su stone dopo quella che lo vede muoversi come un carro armato..i suoi film invecchiano precocemente..come non essere d'accordo??secondo me un esempio lampante potrebbe essere anche nato il 4 luglio...

Anonimo ha detto...

Tom Berenger meritava l'oscar al 100%, ma non gli fù dato per motivi politici.

Williem Dafoe bravo ma due gradini sotto come interpretazione, al grande attore Tom Berenger.

Charlie Sheen è attore molto bravo, ma in "Platoon", la sua interpretazione arriva appena alla sufficienza abbondante.