martedì 18 marzo 2008

LIGABUE- SU E GIU DA UN PALCO

Questo è il tipico esempio di una mia recensione-non recensione.
Se trovate scritto qualcosa su Ligabue molto probabilmente mi è solo scappato.

C’era un tempo in cui Ligabue mi piaceva.
Era prima dei Litfiba, prima degli Afterhours, prima dei Nirvana, di Johnny Cash, di Neil Young, Pearl Jam, Led Zeppelin, Beatles, Blur, Iron Maiden, Battiato, Love, Timoria, Springsteen e chi più ne ha più ne metta.
Era prima.
Era prima che cominciassi ad appassionarmi veramente alla musica.
Era il periodo degli 883, di Vasco che cantava degli spari sopra, dell’ Amiga in camera con tutti i suoi mille videogiochi pazzeschi, delle giornate passate al campo sportivo a giocare in due ai rigori immaginando di essere Roberto Baggio e Romario.
Era il periodo in cui non mi preoccupavo minimamente di cosa succedeva in Pakistan, in Italia, a Roma o nella più vicina Alessandria.

Sinceramente io sapevo solo cosa succedeva nel mio piccolo paesello o ancora meglio: io mi preoccupavo solo di come stava la mia amica vicina di casa e il mio amico del cuore delle elementari dopo la morte del suo papà.
Mtv si vedeva solo sul 25 o giu di li, era un canale regionale che si prendeva male e io odiavo mio fratello che al mattino si alzava e attaccava sta cosa inguardabile al posto di vedere i cartoni pre-pulmino della scuola.
Io sentivo la radio ogni tanto, o almeno sentivo la radio che sentivano i miei.
Sentivo l’ ultimo elettronico disco di Battisti, che alla mia mamma piaceva tanto e che io non capivo perché aveva deciso di non uscire più per strada e sentivo quel che passava la radio.
E poi lo cantavamo tutti a scuola perché poi tutti alla fine ascoltavamo le stesse cose.
C’ erano le sigle dei cartoni, “Hanno ucciso l’ uomo ragno”, Vasco e Ligabue che ovviamente tutti cantavano “Certe notti” che era la più famosa in assoluto (e quindi la più bella!)
C’ era un tempo in cui Ligabue non cantava della sua vecchiaia, dei suoi anni che passano, delle donne che lo sanno, di Oriali che giocava a centrocampo e di lei che è bellissima.
C’ era un tempo, so che non ci crederete, in cui Ligabue non si atteggiava a uomo conoscitore dei giovani perché anche lui era giovane e forse qualcosa ci capiva davvero.
O almeno io credevo ci capisse qualcosa.
Cantava cose possibili, avventure da ragazzi di paese e cose che non capivo neppure ma che mi piacevano comunque, con quella voce era difficile non stargli dietro.
E poi lui era rock mi dicevano!
Insomma una volta Ligabue qualcosa di buono l’ ha fatto.
Almeno fino al 1997, tra Lambrusco e Pop Corn, Libera Nos A Malo e Buon Compleanno Elvis, Ligabue sapeva come far impazzire una fascia di età che andava dai ragazzetti delle elementari (insomma in quinta ci sentivamo tutti un po’ già grandi!) a quelli che frequentavano le mitiche superiori.
Addirittura Ligabue faceva delle belle canzoni.
Scopiazzava a destra e manca, prendeva assoloni chittarrosi da pieni anni ’80 li mescolava con una bella batteria potente e ci metteva quel pizzico di melodia che non guasta mai.
Poi prendeva un bel racconto ottimista su un ragazzo che conquista la sua ragazza, su un amico morto che comunque è nel suo cuore, su avventure che capitavano a tutti i ragazzetti di paese e ci metteva un ritornellone che se eri al concerto e riuscivi a non cantare o eri Mario Luzzato Fegis o semplicemente un imbecille.
E così Ligabue nacque, diventò grande, esplose con “Buon Compleanno Elvis” e decise di mettere fine a tutto (o quasi) con “Su e giu da un palco”, live con due fantastici cd pregni di classicissimi o se volete di potenziali classici.
Poi si dedicò a Oriali e a fare il figo.
E mentre ascolto “Su e giù da un palco” sinceramente un po’ mi viene la tristezza.
A pensare al campetto sportivo polveroso su cui ho segnato mille gol, al papà del mio amico che molto probabilmente pochi ricordano, al mio amico che ho visto l’ altro giorno per la prima volta dopo 7 anni, alla mia vicina di casa con cui ogni tanto ricordo i bei momenti e a quell’ altro mio amico che un giorno si mise in testa che dovevamo allenarci in due per battere due ragazzi più grandi che dicevano di essere più forti a calcio.
Ci allenammo per 15 giorni.
Perdemmo in una storica partita due contro due di 4 ore (non so come facevo a giocare così tanto, non chiedetemelo ma credeteci!) di una decina di gol e il giorno dopo ricominciammo ad allenarci per la rivincita.
Che non ci fu mai.
Oggi non ho idea della fine che ha fatto il mio ex compagno di squadra, girava alle medie con la sigaretta sopra l’ orecchio e diceva che lui pestava tutti.
Chissà.
Mi rimane Ligabue o meglio i vecchi dischi di Ligabue, o ancora meglio le vecchie cassettine di Ligabue che incredibilmente ancora funzionano.

E mentre ascolto “Viva” mi chiedo se tutto l’ ottimismo che mi porto dietro non sia altro che il risultato di un infanzia vissuta più che felicemente grazie a tutti quei miei amici fantastici, al pallone, a Max Pezzali (che oggi è per tutti lo zio Fester) e dai, un pochino grazie anche a Ligabue che ce la metteva tutta per farmi cantare come un matto “A che ora è la fine del mondo?” senza capire minimamente che cosa stessi cantando.
10.
E fanculo a tutti i pregiudizi, agli snob della musica, a me che ogni tanto nascondo di essere stato un fan di Ligabue, a Ligabue che ora si diverte a fare il figo con le sue mille rughe e la sua voce inalterata da 40 anni.
ANNO: 1997
GENERE: Rock italiano
VOTO: 10
QUANTO ERA MEGLIO IL LIGA D'ANNATA: 10000
CONSIGLIATO A CHI: è cresciuto con Ligabue, 883 e gli anni 90.

15 commenti:

Mthemanager ha detto...

Io mi accontento di Giro d'Italia che è un bel raccoltone e via. La produzione successiva mi irrita

Weltall ha detto...

Eh eh eh mi riconosco perfettamente in "quel periodo" (Dio benedica l' Amiga 500 ^__*) in cui anche a me piaceva Ligabue!
Non so quante volte l'avrò ascoltato Buon Compleanno Elvis!
Ora invece mi irrita solo sentirne pronunciare il nome ^__*

mariad ha detto...

a me la musica piace tutta, lo so che è un po' qualunquista come affermazione. Ma a parte quel melodico melodrammatico tanto di moda a manifestazioni tipo sanremo, trovo che la canzonetta può essere molto piacevole anche se non è impegnata.
Un po' come il vino, se nn ti viene il mal di stomaco vuol dire che ti ha fatto bene
:)

Cineserialteam ha detto...

Io seguo ancora Ligabue, e per colpa (o grazie) alla mia ragazza quest'anno mi sorbirò il quinto concerto in due anni e mezzo. Purtroppo il vecchio Luciano è diventato iper-commerciale (è scontato, ma è proprio così) e questo ha allontanato tanti e tanti di quelli che lo seguono da molto tempo. Ma io provo ancora sentimenti ambivalenti verso la sua musica.

P.s. Il Workbench dell'Amiga per far girare i vecchi giochi!!! Che figata!

W GLI ANNI NOVANTA! SEMPRE.

Anonimo ha detto...

Non mi è mai piaciuto e credo che mai mi piacerà...e sinceramente non ho neanche ricordi legati a lui...
Max Pezzali nn me lo nominate neanche per favore.
Comunque bellissimo questo post. Sembra che tu abbia 50 anni!!!
Ale55andra

Deneil ha detto...

@ale55andra:ahahaha no ne ho 22!!!!ahahahahahahahah...scusa a questa dovevo rispondere...aahahahhahahaah

Anonimo ha detto...

deniel siamo coetanei, ma io Ligabue non l'ho mai cagato neanche da ragazzetta e nessuno attorno a me lo cagava, sarà per questo che non ne ho un bel ricordo! :P
Ale55andra

Anonimo ha detto...

mai avrei pensato di intervenire in un post su ligabue, volevo solo segnalare il mio amarcord appena ho visto l'immagine di quella manina e di quel floppy... :)
Simone

Alex ha detto...

Io il Liga l'ho scoperto soltanto all'inizio del 2000.. diciamo che per molti aspetti mi piaciono i suo primi album.. concordo con te che dopo buon compleanno elvis non c'è più niente.. a parte "leppi auar"..:D:D
per il resto grazie di avermi consigliato "va bene va bene così" del Vasco.. ormai Colpa d'Alfredo mi gira perennemente nel lettore asdasd :D

Anonimo ha detto...

posso sottoscrivere ogni singola parola?
e poi io c'ero a vercelli, quando lui non era nessuno. E c'ero a san siro, quando lui era Dio.

Dopo, l'oblio.

Unknown ha detto...

Ma basta!!!! Queste autobiografie nostalgiaahuaahuhauahauha

francesco ha detto...

su e giu da un palco è il miglior disco di ligabue... anche io l'ascoltavo e non lo dimentico... e non me ne vergogno... un bravo quasi cantautore... a me ha fatto sognare.. e divertirmi nei suoi concerti, vi sembra poco...
Giro d'Italia... non mi piace non è per niente energico....
http://blueswriters.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente...il Liga ha raggiunto il culmine con Buon Compleanno Elvis...e anche i primi album non erano niente male,anzi...purtroppo le ultime produzioni hanno perso quel bel rock che avevano...
A me personalmente è piaciuto anche molto il suo primo film, "Radiofreccia", che vi consiglio...e anche il secondo "Da zero a dieci" era carino,anche se non al livello del primo...

Anonimo ha detto...

Io sono nato un po' prima di te (sigh!) e quindi ero uno di quelli che, quando è uscito Buon compleanno Elvis, già guidava la macchina (da poco, ma la guidavo) :-)

Comunque mi ricordo perfettamente l'Amiga, i primi pezzi degli 883 (c'era ancora Repetto) e ricordo il primo Liga. Quello di "Non è tempo pr noi", tanto per capirci. Si, hai ragione. Era un'altra cosa.

Infine volevo scusarmi se ho (molto) latitato, ma sono stato impegnato a organizzare un nuovo blog che è andato a sostituire quello che già conosci. Comunque tutti i post sono li nel mio fedele aggregatore di RSS, quindi non me li perderò!

A presto

Anonimo ha detto...

"portami oltre che lo sai fare". ligabue è uno tra i migliori cantanti che abbiamo in italia, da sempre.
lui con la sua musica, lui con le sue parole, lui con i suoi ritornelli. lui. lui. lui.
Trovo comunque che i primi cd siano i milgiori, e che l'album "nome e cognome" per me è stato un po' una delusione.. ma chi li dimentica i tempi di "Buon compleanno Elvis!" "anime in plexiglass" "a che ora è la fine del mondo" e di "miss mondo '99"? iO, no. Perchè i suoi testi hanno sempre qualcosa da dire e mi spiazzano sempre un po' perchè non riesco mai a capirli fino in fondo, ma quando ce la faccio ci trovo qualcosa che non avevo mai sentito, che non avevo mai provato.
Perchè Ligabue è Ligabue, un po' come la mamma.. "con il suo abra cadabra, cadabra abra."