mercoledì 4 luglio 2007

GATTACA- LA PORTA DELL' UNIVERSO

Fantascienza.
Ne esistono più modelli: c’ è quello che si basa sugli alieni cattivi, quello sugli alieni salvatori, quello sui pericoli derivanti dal nucleare (insetti giganti e altre amenità simili), quello che si basa sull’ eroe di turno che sconfigge il malvagio di turno (vedi “Demolition Man”, ma ho paura a chiamarla fantascienza), quello che si basa su effetti speciali incredibili ma che sotto sotto non ha niente (chi ha visto “La guerra dei mondi” di Spielberg sa di cosa parlo) e quello più introspettivo che usa questo genere per fare riflessioni profonde sul livello di degrado della società di oggi.
In questo caso ci si trova all’ interno dell’ ultimo modello: in una società di “un futuro non troppo distante” si sa fin dalla nascita a quali malattie e a quale morte andrà incontro il bambino così, per evitare tutto ciò, il concepimento avviene per via artificiale in modo da eliminare ogni difetto. Vincent (da adulto interpretato da E. Hawke) nato ancora in modo “naturale” si mette però in testa che lui riuscirà ad andare nello spazio (privilegio concesso solo ai perfetti come suo fratello), ma tutto il suo allenamento e il suo studio non servono a nulla in una società in cui nessuno si guarda più in faccia e il colloquio di lavoro è costituito da un’ analisi del sangue.
Ma il ragazzo non si arrende e trova infine un metodo per entrare all’interno di Gattaca (la società in cui vivono i nati geneticamente): si sostituisce a tale Jerome (un ottimo J. Law) rimasto invalido e con il suo aiuto riesce ad introdursi nella nuova società.
Nella seconda parte della pellicola si ha purtroppo un cedimento perché si passa ad una sorta di caccia all’ uomo in cui Vincent trova sempre nuovi metodi per scappare agli ossessionanti controlli di Gattaca fino al finale (sta a voi decidere se lieto o meno).
La trama, come avete ben capito, non è originalissima ma Andrew Niccol alla sua prima regia riesce a dare una buona prova grazie a buoni attori (in particolare la fredda Uma Thurman e Jude Law sono perfetti nei loro ruoli), a buoni dialoghi e ad un’ attenzione particolare posta ai colori e ai movimenti di camera: entrambi sono freddi, statici, perfetti e ben rappresentano questa società impersonale. L’ unico momento in cui i la telecamera assume una posizione “diversa” è, guardacaso, il momento in cui la Thurman e Hawke si trovano a letto.
L’ attenzione del regista è tutta volta a rappresentare la glacialità dei rapporti in Gattaca e la discriminazione che ha superato il colore della pelle, la nazionalità, il come sei ma che si basa sul dna e sul come si è nati, è “la discriminazione elevata a sistema” come ci suggerisce Vincent.
La regia è poi attenta al sacrificio giornaliero di Hawke, costretto a dover stare attento ad ogni minimo particolare per poterla fare franca, e al rapporto di odio- amore- invidia con il fratello in cui però è il fratello perfetto ad invidiare quello imperfetto.
A mio parere viene invece trascurato il personaggio di Law, senza dubbio il più interessante di tutti, ma a cui manca uno spessore che, soprattutto nel finale, avrebbe giovato all’ intera pellicola.
Insomma che dire? La pellicola raggiunge la sufficienza piena (anche grazie alle splendide musiche di Michael Nyman) ma non riesce ad elevarsi al di sopra per alcune mancanze, soprattutto per quanto riguarda la profondità con cui i temi vengono affrontati, dovute proprio a questo voler accostare più tematiche (il problema della genetica, il rapporto tra fratelli, il personaggio travagliato di Law) insieme in meno di due ore.
ANNO: 1997
REGIA: Andrew Niccol
GENERE: Indovinate un po'? Fantascienza!
VOTO: 7
QUANTO è SUPERIORE A CERTI POLPETTONI FANTASCIENTIFICI COLMI DI EFFETTI SPECIALI: 9
CONSIGLIATO A CHI ama la fantascienza ma non vuole perdersi tra sparatorie futuristiche, tripodi e insetti giganti.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo ma avrei citato l'assassinio che scatena una caccia all'uomo nella caccia all'uomo

Anonimo ha detto...

carino sto film!! lo vidi da bamobino a scuola.. allora mi sembrò una cagata, ma in seguito ne apprezzai in pieno la storia e i contenuti..

Deneil ha detto...

anche a me nn colpì particolarmente la prima volta ma poi non si rivela affatto un brutto film!grazie per il commento!torna a trovarmi!

Anonimo ha detto...

grande ora della morabito.. comunque bel film, sopratutto per il tema della genetica che a mio parere propone un problema che prima o poi ci verrò incontro..
complimenti per recensione deneil continua così!

Deneil ha detto...

grazie vt0!