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sabato 17 novembre 2007
MEET THE ROBINSONS_ I ROBINSON- UNA FAMIGLIA SPAZIALE
Eccolo finalmente.
Quando tempo fa mi lamentavo nella recensione di “Basil l’ investigatopo” che di cartoni come quelli non se ne fanno più (come i vecchi lo so!) non avevo ancora visto questa pellicola.
Per cartoni animati come un tempo intendo quei piccoli gioiellini che puntavano semplicemente a far rimanere un bambino a bocca aperta di fronte alle meraviglie di un mondo fantastico o spaventato di fronte all’ ennesimo cattivone oscuro.
Non si interessavano agli adulti, non avevano doppi sensi che solo un maggiorenne (o comunque uno che ha più di 12- 14 anni) può comprendere, non cercavano di far ridere lo spettatore con scoreggie o bassezze simili.
Erano semplicemente delle bellissime favole per bambini.
Se la Disney anche con l’ avvento della Pixar e della computer graphic ha tentato di rimanere su questa lunghezza (si veda il bellissimo “Alla ricerca di Nemo” o il padre di tutta una generazione di nuovi cartoon quale è “Toy Story” ), la Dreamworks ha puntato tutto su un innalzamento dell’ età media per la visione dei suoi cartoni animati.
Ecco così spuntare Shrek (1, 2, 3, 1000!), Shark Tale e Madagascar pieni zeppi di riferimenti cinematografici e non e battute a doppio senso che solo un adulto può comprendere.
A seguire, come in un circolo vizioso, anche la Disney per non perdere terreno ha provato a fare la stessa cosa con “Gli incredibili”.
Sia chiaro: io non ho assolutamente nulla contro i cartoni della Dreamworks che, anzi, apprezzo molto ma resta il fatto che di cartoni per bambini ne rimangono ben pochi!
L’ ultimo fenomenale “Ratatouille” della Disney ha riportato la casa del Topolino più famoso del mondo sui suoi passi facendoci notare come una storia piuttosto semplice possa ancora conquistare i cuori di tutti noi adulti seriosi troppo presi dal folle ritmo della quotidianità.
Ma prima di Ratatouille e dopo Gli Incredibili e il mezzo flop di Cars c’è stato un film.
Una pellicola nata senza la collaborazione della fidata Pixar (la terza dopo “Chiken Little” e “Uno zoo in fuga”) che non è stata oggetto del solito tremendo battage mediatico che ti fa venir voglia di non andare più al cinema per sei mesi.
I robinson- Una famiglia spaziale nasce nel 2007 e si ricollega al filone delle pellicole adatte ai bambini.
La storia è quella di un bambino abbandonato in orfanotrofio che dopo 12 anni non è stato ancora adottato da nessuna famiglia a causa della sua mania per le invenzioni (che il 90% delle volte esplodono!)
Lewis condivide la camera con il piccolo e dolce Grufolo e la sua vita è destinata a cambiare con l’ arrivo dal futuro del coetaneo (o quasi, ha un anno in più) Wilbur che dice di venire dal futuro e lo incita a non arrendersi di fronte all’ ennesima invenzione “esplosiva” e per convincerlo della sua provenienza lo porta con se sulla macchina del tempo.
Da qui in poi il film si trasforma in un enorme sogno coloratissimo: macchine volanti, persone che viaggiano attraverso tubi trasparenti, i bizzarri famigliari di Wilbur (da ricordare assolutamente nonno Bud che non si capisce se si veste al contrario o si mette la testa al rovescio) e un nemico oscuro (l’ uomo con la bombetta) che non da pace ai due ragazzini.
Tra simpatiche gag confezionate appositamente per un pubblico molto piccolo (ad eccezione del piccolo riferimento a Tom Selleck in una scena!) e un piccolo- grande colpo di scena l’ ora e mezza della pellicola scorre via abbastanza velocemente anche se la prima parte un po’ macchinosa può far temere il peggio.
Insomma non ci troviamo di fronte ad un capolavoro (quale è “Ratatouille” a mio parere) ma “I Robinson” è senza dubbio una buona pellicolina.
Un passo indietro nel senso della ripresa di uno svolgimento a la vecchia maniera che rappresenta, a mio parere, un enorme passo in avanti per riportare i bambini al cinema senza che, all’ ennesima battuta a doppio senso di Shreck, rimangano con la bocca mezza spalancata ad interrogarsi se devono ridere perché lo fa il papà o se devono starsene zitti e buoni mentre tutti gli adulti si divertono al loro posto.
REGIA: Stephen J. Anderson
ANNO: 2007
GENERE: Animazione
VOTO: 7
QUANTO SOMIGLIA LA MAESTRA PAZZA A DORIS DI “ALLA RICERCA DI NEMO”: 10
CONSIGLIATO A CHI: Vuole tornare un po’ bambino e non pretende di assistere a chissà quale capolavoro
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16 commenti:
a peddofiluuuuuuuuuuuuuuuu
Sai che questo non l'avevo proprio preso in considerazione.
Credo che lo recupererò e in settimana spero di riuscire a vedere finalmente Ratatuille ^___^
ratatouille è da vedere assolutamente..secondo me uno dei migliori della pixar disney!questo come detto è molto per bambini quindi non so..secondo me un bambino si divertirebbe molto vedendolo..noi un po' meno ma ho apprezzato il tentativo!
Viva il tirannosauro dalle braccine corte...
eheh è una delle scene migliori insieme a quella in cui gli dicono "Ma a chi assomiglia a tuo padre?" e l'altro gli fa vedere una foto di Selleck...
Per quanto riguarda i film di animazione ammetto che sono un po' analfabeta, ma dovrò decidermi a colmare la lacuna. Pensa, non ho ancora visto Ratatouille. Devo rimediare e se ce la faccio devo vedere anche questo. Ciao.
La mia ragazza voleva vederlo, ma a me non convinceva (per via dei disegni, non mi piacciono molto...)...ma devo dire che un pò mi hai incuriosito...
Ma ratatouille l'hai visto vero?
Perchè non l'hai postato?
Io l'ho visto proprio per la mia ragazza..be i disegni sono un po' bambineschi come tutto il film, i personaggi, la storia..guarda..se fossi stato di vena cattiva gli avrei dato un4 e via che andare ma non mi andava di bollarlo così..ci ho pensato un po' e credo che per un bimbo sia un bel cartone animato..ho pensato a un bambino che durante la visione di shrek3 era li in silenzio mentre sua mamma se la rideva di gusto..be insomma a me ha fatto un po' di tristezza!alla fine i cartoni son nati per i bimbi e qualcosa deve rimanere per loro..o no?bo comunque il voto è, appunto, dato guardandolo con occhi diversi dal solito quindi fai tu!ratatouille?si l'ho visto e mi ha esaltato non poco!diciamo che ne ho scritto per modo di dire perchè ho li una recensione pronta da pubblicare da mesi ma non è una recensione..be oddio.chi vivrà vedrà!comunque a me è piaciuto davvero un sacco!
ma ssii pota a tua femmina a vede li cartonni ke tanto ppo quanno se vo divetti pe davero vie a scuppa cummia aooooooooooooooooooooooooooooooooo
Dal trailer non mi aveva colpito più di tanto e, nonostante sia come sempre un'ottima recensione, continua a non intrigarmi troppo neppure ora. Comunque la realizzazione di questo film, in controtendenza rispetto agli altri film d'animazione degli ultimi anni, denota un certo "coraggio" da parte della Disney.
ti capisco..in effetti a distanza di giorni dalla visione non rimane granchè di questa pellicola ma il filmino lo apprezzo soprattutto perchè dedicato ai più piccoli..ci son rimasto male quando ho visto shrek terzo e i bimbi che non ridevano..così nun se fa!grazie per i complimenti!
I complimenti sono meritati. Invece, riguardo Shrek Terzo, non ridevano neppure molti adulti (tra cui il sottoscritto) ma sostanzialmente perché il film è ben poca cosa...
Invece, a proposito di film (non di animazione) davvero divertenti, mi permetto di consigliarti "Lezioni di cioccolato". Una commedia degli equivoci davvero fresca, ben scritta e ben recitata. Visto che, presumibilmente, la presenza di Argentero e della Placido terrà i più lontani dalle sale (temendo un film "giovanilistico") faccio più pubblicità possibile. E' davvero un bel film, per nulla volgare o "giovanilistico".
allora mi butto su lezioni di cioccolato!e poi neri marcorè con quei capelli..come faccio a non vederlo!in effetti ho pensato subito al classico film gggiovane anch'io..
Beh, ovviamente non mi prendo responsabilità se non dovesse piacerti... :-)
Scherzi a parte... non è un capolavoro, ma è assolutamente godibile (pure se stroncato, mi sembra quasi con ingiustificata acredine, su Film tv da oggi in edicola)
oh be lo vedrò sicuro tanto dopo aver visto "travolti dal destino" posso vedere tutto....
Ah, beh... Sicuramente rispetto il film di Richie "Lezioni di cioccolato" è di gran lunga superiore dal punto di vista qualitativo. :-)
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