-TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL' AZZURRO MARE D' AGOSTO
-SWEPT AWAY- TRAVOLTI DAL DESTINO
È stata una decisione difficile.
Di fronte al mio porta dvd ieri sera ci ho pensato un quarto d’ ora prima di scegliere questo film (e quindi il più temibile remake da vedere subito dopo).
Dopo settimane di stagionatura (la prima volta che mi venne in mente di vederlo fu all’ epoca della mia prima recensione di questo blog, non a caso “Lock e Stock” di Guy Ritchie, regista del remake con la moglie Madonna) mi sono deciso.
Ho preso il dvd, l’ ho messo dentro al mio computerino e ho detto: “Basta! Ora lo vedo!”
Vibra il telefono, tempo di rispondere ad un messaggio e sono già indeciso.
Mi chiedo se ne valga la pena.
Un film italiano del 1974 di Lina Wertmuller dove senza alcun dubbio ci sarà un aspetto di critica sociale (il 90% dei film dell’ epoca che conosco lo hanno, non vedo perché questo doveva fare eccezione!) e una storia strappalacrime.
“Ne sei così sicuro? Davvero poi avrai il coraggio di vederti il remake criticatissimo che passa almeno 3 volte all’ anno in tv su rete 4 o canale 5 quando hanno dei buchi nel palinsesto? Ti ricordi che una volta ne hai visti 10 minuti e sei scappato al campo sportivo a giocare da solo con la porta?”
“Si, me lo ricordo. Ma questa volta sono deciso.”
“E poi almeno l’ originale non può essere così brutto!”
Infatti.
Mi decido finalmente a premere play e via, verso nuove avventure.
Ci troviamo su una barca a vela affittata da un ricco uomo e da una ricca donna che intendono fare una bella crociera con i ricchi amici negli splendidi mari dell’ Italia del Sud (ricchi di pesce, tanto per non sbagliarsi!)
Oltre ai ricconi sulla barca sono presenti degli inservienti tra cui tale Gennarino, siciliano barbuto che non fa altro che borbottare ad ogni assurda lamentela della riccona viziata Raffaella: “E la pasta è scotta e il caffè è riscaldato e le vostre magliette puzzano” e Gennarino è sempre li li per esplodere trattenuto dal capitano che gli ricorda come siano pagati bene per quello sporco lavoro.
Ma l’ imprevisto è in agguato.
Per uno stupido capriccio la viziata Raffaella decide di andare in mare con il gommone accompagnata da Gennarino e capita che, nel bel mezzo del nulla, il gommone si fermi.
“E fai qualcosa e sei incapace e che marinaio sei? E se fossi venuta con il capitano non sarebbe successo” e Gennarino si trattiene mentre esplode la tempesta dopo giorni di vagheggiare senza meta e in men che non si dica si ritrovano sulla terraferma.
Sembra la fine di un incubo per Raffaella e invece si tratta ancora più drasticamente della fine di una vita.
Della sua vita precedente.
“Trattasi di isolotto deserto, senza nessuno” urla dalla cima di una rupe Gennarino con il suo incredibile accento siciliano ma lei no.
“E figurati se non c’è nessuno e ti pare che possa esistere un luogo senza l’ uomo e” e basta.
Perché Gennarino questa volta esplode: “Ora mi hai rotto davvero la menghia, io faccio quello che stracazzo mi pare, vaffanculo, bottana industriale, troia, zoccola, sottana, maiala, meretrice, sgualdrina, fetusa gran mignotta! Uno poverazzo deve sopportare e poi arriva un momento che se caga u cazzo o no? Ora per tia sono cazzi da cagare! Bagascia, sgualdrina, prostituta!” E via di questo passo, di insulto in insulto.
Ma come si fa a sopravvivere su un’ isola deserta? Mentre Gennarino si da da fare per costruire una rete per i pesci e cercare un riparo, Raffaella (non più tanto ricca) si lamenta, trascina i piedi, si lamenta, cammina a vuoto, si lamenta, piange e si lamenta e quando vede il compagno di naufragio mangiare un pesce cotto sul fuoco lo insulta dicendogli che bisognerebbe mandarlo in galera perché mangia da solo senza dar nulla a lei che, povera, non è riuscita a procurarsi nulla.
Ma qui non siamo più sulla barca, Gennarino è libero di dire quello che pensa finalmente: “Se c’ era una legge del genere tutti i ricchi sarebbero in galera”
La pellicola si trasforma, lo vedi nel volto di Gennarino che si incattivisce, lo vedi nel volto di Raffaella che lascia finalmente la sua arroganza dopo una notte passata all’ addiaccio per colpa di un insulto di troppo.
“Ora tu stai sotto e io sto sopra!” dichiara Gennarino.
E così è.
Dopo botte in faccia che ti senti bruciare le guance persino tu che la stai guardando sullo schermo Raffaella cede in toto e si trasforma letteralmente nella schiava di Gennarino.
Gli lava le mutande, cucina, lo serve e infine dopo essere stata quasi stuprata sulla spiaggia dopo un lungo inseguimento lo vuole.
Ma lui vuole una schiava d’ amore, non una donna che semplicemente lo ami e così via ad altri mille servigi fino alla sottomissione totale: mentre Gennarino infilza un coniglio per cuocerlo sul fuoco lei si prostra davanti a lui, gli dice di sentirsi come quel povero animale infilzato e gli bacia i piedi.
Inizia una nuova vita fatto di un amore quasi normale dove la donna deve però sottostare alle leggi dell’ uomo fino ai dubbi di Gennarino: lui vuole una prova.
Esisterebbero loro due fuori di li?
E mentre lei dice che non c’ è bisogno di pensarci, che non gliene frega più niente del mondo di fuori, lui vede una barca e riesce a richiamarne l’ attenzione.
Sono salvi, la moglie di Gennarino in porto lo abbraccia, lo bacia, lo adora ma lui non ci pensa.
Con i soldi donatigli dal marito di Raffaella le compra un anello e la aspetta al peschereccio in fondo al porto pronto a ripartire con lei.
Non arriverà mai e mentre Gennarino lancia l’ ultimo ricordo della sua avventura (un orecchino di lei) contro l’ elicottero di Raffaella in partenza si avvia mesto dietro la moglie infuriata fino a raggiungerla, come se un giorno potesse di nuovo ritornare a capo della coppia.
The End?
Già “The end” se nel 2002 Guy Richie non avesse avuto la brillante idea di farne un remake e Lina Wertmuller non avesse deciso di lasciare i diritti a Madonna per l’ammirazione nei suoi confronti.
Madonna?
Si Madonna, moglie di Guy Richie, interprete protagonista della nuova pellicola al posto della tanto odiosa quanto fantastica Mariangela Melato nei panni di Raffaella.
E Gennarino- Giancarlo Giannini con chi lo sostituiamo?
Facciamo una cosa cool!
Prendiamo il bel figlio Adriano Giannini e facciamogli fare il ruolo del padre!
Ganzissimo!
Già me lo vedo Richie tutto esaltato all’ idea del figlio di Giannini, come se fosse l’ idea più geniale di questo mondo.
Già.
Geniale.
Peccato che non ci sia nulla di geniale in questo remake.
La storia è praticamente identica a parte il finale leggermente meno amaro che vede Madonna abbandonare Giannini non per scelta sua ma per colpa del marito un po’ stronzo (ma neanche tanto alla fine è sua moglie!) ma tutto cambia.
Là dove la pellicola della Wertmuller si basava su una forte critica sociale che metteva in contrapposizione i democratici (nel senso che votavano Democrazia Cristiana) contro i comunisti la pellicola di Richie decide bene di sorvolare sull’ argomento facendo solo un leggero accenno al capitalismo.
Là dove l’ originale sceglieva di rappresentare un’ Italia spezzata in due con i milanesi ricchi e democratici (o di destra) da una parte e i siciliani poveri e comunisti dall’ altra Richie riduce l’ ambientazione italiana a stupide musichette tipicamente italiane, di quelle che senti nel classico ristorante “italiano” all’ estero, tutte mandolini e melodie (italiane! Provate piuttosto a sentirvi la splendida colonna sonora dell’ originale vincitrice di un David di Donatello a cura di Piero Piccioni).
Là dove Giancarlo Giannini era la perfetta incarnazione del siciliano che sovrastava la donna con tutta la sua forza, Adriano Giannini sembra arrancare dietro la scia del padre. Ne imita l’ accento ma non è neanche paragonabile. Ne imita la forza ma non è credibile (guardate uno schiaffo tirato da Giancarlo alla Melato e uno tirato dal figlio a Madonna, sembra una carezza in confronto!). Ne imita la bellezza e forse almeno in questo riesce (ma non tocca a me giudicare!). Ne imita la barba ed è meglio lasciar perdere perché sembra un quindicenne spelacchiato!
Là dove la Melato la volevi prendere a schiaffi per la prima ora e poi riusciva a farti pena dopo tante botte e supplicavi Giannini di smetterla con quegli schiaffi, Madonna ti viene voglia solo di urlargli “Basta! Smettila! Stop! Non sai recitare ti prego basta!”
Là dove la regia sobria della Wertmuller risultava adatta ad un film di questo tipo (non per niente se lo è anche scritto!), quella di Richie cerca sempre il colpo ad effetto anche quando non ce n’ è alcun bisogno. E così via a scene veloci in parallelo dei due protagonisti che dicono cose opposte (dovrebbe far ridere? Dimmelo tu Guy!), via a scenette nella cambusa della nave che sembra il classico sobborgo da città inglese così ben rappresentato da Richie in “Lock e Stock” (con annessi classici personaggi a la Richie!), via a inquadrature che inseguono l’ anello lanciato in aria da Giannini.
Via al niente.
Già perché Richie non è in grado.
Adriano non è in grado (per quanto sia il migliore del lotto!)
Madonna non è in grado (mamma mia se non è in grado!)
Nessuno è in grado in questo filmaccio ma allora perché rovinare una pellicola del genere?
Certo anche quella della Wertmuller aveva i suoi difetti (in primis una voglia di mostrare il proprio punto di vista politico troppo sfacciato) e metafore nascoste come un elefante potrebbe fare dietro un palo della luce ma nel complesso risultava un film più che buono.
Senza dubbio nel 2002 appariva un po’ invecchiato come film con tutti quei riferimenti alla Democrazia Cristiana e al “Partito” ma perché Richie?
Non lo si poteva lasciar in Inghilterra a dirigere le sue belle pellicole pulp- noir (perché male non sono come potete vedere dalle mie precedenti recensoni si “Lock e Stock” e “Snatch”)?
E Madonna non poteva rimanere a cantare le sue belle canzoncine (beh oddio anche qui ci sarebbe da dirne ma almeno un disco davvero bello nel pop glielo concedo.. magari un giorno lo recensirò pure!) ?
“Perchèèè? Ma soprattutto perchèèèèè?” si domandava un giorno un personaggio a “Mai dire gol”.
Me lo chiedo anch’ io.. e nel frattempo cerco di recuperare la memoria di un mitico Giannini che urla a Raffaella sull’ elicottero “Bottana industriale” !
TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL’ AZZURRO MARE D’ AGOSTO
REGIA: Lina Wertmuller
ANNO: 1974
VOTO: 7/8
TRAVOLTI DAL DESTINO
REGIA: Guy Ritchie
ANNO: 2002
VOTO: 3—
GENERE: Drammatico (e di critica sociale l' originale)
CONSIGLIATI A CHI: Vuole vedere come non si fa un remake
QUANTO FA RIDERE GIANNINI CON TUTTI I SUOI BRONTOLII IN SICILIANO NELLA PRIMA PARTE DELL’ ORIGINALE: 10
QUANTO NON è IN GRADO SUO FIGLIO DI PARLARE SICILIANO: 10
30 commenti:
bhè l'originale è l'originale *_* un pezzo di storia del cinema italiano...
il remake non l'ho mai visto e non ne ho intenzione ^:^ visti i pareri negativissimi espressi all'unanimità
Bellissimo il "consigliato a chi" BUAHAHAH!
I Remake sono pericolosissimi... quasi mai si avvicinano almeno un pochino all'originale... il PRIMO è pur sempre IL PRIMO!
Grande rece... sempre ricchissima di contenuti... sei un Dvd vivente! ;p
io non me l'aspettavo così l'originale e invece mi ha davvero colpito!il remake??io l'ho visto per dovere (volevo confrontarli un po')e sinceramente ero partito con l'idea di riabilitarlo un po'' da tutte le critiche negative e invec..per carità..stattene lontana vivi dei ricordi felici dell' originale!
@chiara:già son d'accordo ma almeno alcune volte sembrano dei film..questo è una cosa inguardabile rispetto all' originale!sono un dvd vivente..questa me la segno tra i complimenti più strani..
mamma mia, che fegato... sei riuscito a vedere il remake fino alla fine?!... cosa non si fa per una (bella) recensione......
eh già..ma ti assicuro che è stata dura!vedere quel pirla del figlio di giannini che cerca di spiccicare due parole in siciliano senza riuscirci e madonna con la stessa espressione per tutto il film (il commento più bello che ho trovato su tutta la rete era di una che diceva che madonna ha fatto un interpretazione da oscar e che non poteva capire come l'originale potess essere migliore dato che quel film per lei era la fine del mondo....)è stata una delle mie avventure cinematografiche più dolorose..persino aelita (film russo muto di "fantascienza" che recensii tempo fa) mi aveva tenuto meno sulle spine..il che è tutto dire!grazie ancora per i complimenti mr (o ms) le orepiccole!
L'originale è un cult, e un ricordo di quando le commedie all'italiana presentavano dei titoli lunghi chilometri. Senza dubbio un piacere rivederlo. IL remake... ammetto che non sapevo neppure che esistesse un remake, ma a quanto pare la mia ignoranza in questa caso mi è stata utile. Ciao Deneil.
ahaha già è vero avevano tutti titoli lunghi chilometri..ma poi perchè?c'è una spiegazione logica a quei titoli?cioè un titolo per definizione deve essere una cosa che riassume il contenuto..in questo caso il titolo supera la riga e mezza!il remake lascialo perdere se non vuoi svenire o imbufalirti..è ad opera di quel mezzo matto di guy richie che ha volito applicare il suo particolare stile di regia (vedi "snatch" e "lock e stock" già recensiti) ad una storia che non centra assolutamente nulla!a breve concludo anche la sua filmografia oltre a quella di schoedsack e dei personaggi legati in qualche modo a king kong!
Ma cosa gli sarà saltato in mente a Guy Ritchie?
Dopo due perle come Lock & Stock e Snatch, si imbarca in un remake che non doveva essere fatto
1) perchè non era alla sua portata
2) perchè remake è meglio non farne
Speravo che con Revolver avesse ritrovato la retta via ma anche quello non mi ha convinto per niente...tu l'hai visto?
è la mia prossima visione quindi aspettati una rece in settimana ma ho già sentito pareri molto simili ai tuoi...purtroppo!già snatch ma ancor di più lock e stock son due perle poi chissà cosa gli è preso..secondo me è madonna..comunque tralasciando quest'orribile remake (dio mio ogni volta che ne parlo mi rendo conto che è sempre più brutto tu sei mai iuscito a vederlo tutto??) sono molto curioso per revolver!
accidenti che coraggio (mi riferisco a quello con Madonna, io non ci riuscirei...)...
Ma concordo con Luciano, l'originale è un Cult...
azzozzaro aooooooo ma ke kiazzu disciiiii
er sicillianu fa bbene a pikkia qurra bukkina de millanese. je fimmine devuono sta sottomesse, mute e sottomesse aooooo
Bravo! Hai colto nel segno quello che ho pensato io dal confronto delle due pellicole. Adorabile quella della Wertmuller (pur sempre nei suoi limiti), inutile, più che brutta, quella di Ritchie.
Madonna e la Melato? Il diavolo e l'acqua santa; Giancarlo ed Adriano Giannini? Tanta tanta gavetta ancora li divide.
@filippo:in effetti mi state dando tutti del coraggioso per aver visto quell'obrobrio di pellicola..però ne è valsa la pena..almeno apprezzo ancora di più l'originale!
@mario:la pellicola originale come tutti hanno detto in questi commenti è un cult ma ha pur sempre i suoi difetti come dici tu..e come ho sottolinato anch'io..secondo me se la wertmuller non avesse calcato così la mano sugli aspetti sociali (non dico di eliminarli perchè poi ne viene fuori una cosa tipo il remake..)e sul mostrare le sue idee a tutti i costi sarebbe stata una pellicola perfetta!
sono d'accordiissimo pure su melato-madonna e giannini padre-giannini figlio..e poi c'è la regia inutilmente pretenziosa di ritchie (che invece ho molto apprezzato nei film precedenti!) che affonda ancora di più il tutto!
Grandissimo film! Fa ridere e fa riflettere, che raro binomio di questi tempi...
L'errore della Wertmuller secondo me, e' stato quello di aver caratterizzato come sinistroide il plebeo siciliano, non tenendo conto che i ceti popolari dell'isola non sono mai stati di sinistra, se non nei rarissimi distretti industriali.
Basta andare a rivedersi la storia elettorale dall'Unita' ad oggi, per scoprire che la preferenza di voto delle classi medio-basse e' sempre stata monarchica prima, DC poi ed infine AN/FI/UDC.
Il cliche' ha avuto la meglio, ma io glielo perdono alla grande.
Beh, sull'originale nulla da dire, davvero un bel film. Del remake ne ignoravo l'esistenza. E poi io i remake nel 90% dei casi li cestinerei proprio in quanto remake.
Saluti.
Para
giannini padre non mi fa impazzire...la Melato la apprezzo abbastanza.
Ma non ho mai visto questo film...anche se conoscevo la storia.
Naturalmente stendiamo un velo pietosissimo sulle capacità interpretative della Ritchie Family e di quello sciagurato di Giannini figlio.
il padre chissà come si sarà rivoltato nella tomba....
A rega', ricordatevi che l'autore del remake e' pure il creatore di quel popo' di programma che e' stato "la pupa ed il secchione".
@arconte:già già rarissimo binomio..soprattutto in italia oggi dove si va o sul dramma familiare pesante o sulla commedia scollacciata stile vanzina..comunque la wertmuller secondo me ha scelto che il personaggio fosse siciliano per motivi che neanche lei conosce..mi spiego..ha preso un "poverazzo" (come lui stesso si definisce) che doveva essere obbligatoriamente comunista e poi l'ha fatto diventare siciliano per caratterizzarlo un po' in modo che rendesse meglio..e rende assai!come detto qualcosina che non va c'è nell'originale..ma si fa perdonare eccome!
@para:eheh questi remake tanto odiati..anch'io li disprezzo nel 90%dei casi però ti dirò che mi incuriosiscono sempre..e mi piace confrontarli con gli originali per vedere differenze, analogie, cosa è cambiato nel cinema e come..certo che quando vedi certe schifezze ti chiedi se si tratta ancora di cinema!comunque a volte qualcosa di buono esce..il primo che mi viene in mente è king kong di jackson ad esempio anche se non si tratta di un vero remake quanto di u esplicito omaggio all'originale (comunque superiore in molti particolari!)
@mimmo:no dai giannini nell' originale è davvero strepitoso!devi assolutamente vederlo!però non facciamolo morire prematuramente questo povero giannini dai..al massimo si rivolta tra le coperte!
no remake, only original. l'originale è un signor film, sono daccordo col voto
sono giunto alla conclusione che praticamente chiunque odia questo remake!
Non ho mai amato il cinema della Wertmuller, ma le va riconosciuto l'essersi riuscita ad imporre in un periodo (e in una realtà cinematografica) nel quale le donne erano guardate con una certa supponenza.
Sul remake non mi esprimo, non avendolo visto.
io questo è il primo film che vedo della wertmuller..mi son procurato anche gli altri due con giannini e melato di cui uno è film d'amore e d'anarchia..il film a me è piaciuto anche se come vedi il voto non è altissimo per alcuni difetti (la troppa politicizzazione e il fatto del non sapere essere un po' meno esplicita...)..il remake??per carità di dio...
La Werthmuller era così (ne parlo al passato perché nell'ultimo periodo ha lavorato soprattutto per la tv, quindi con prodotti edulcorati), prendere o lasciare. Ma ha avuto i suoi meriti.
tu così a ricordo e non avendola amata molto mi sapresti consigliare qualcosa??
Concordo in tutto e per tutto! Pensa che io volevo recensirlo ma poi mi sono detta che non valeva neanche la pena. Ma io mi chiedo come mai un regista originale e valente come Ritchie si sia messo a fare sta fetecchia di remake con la moglie che fa pena a recitare e quell'altro che tenta di imitare il padre senza avvicinarsi neanche di un millimetro? Ma a parte la regia scialba e sempliciotta e della recitazione al limite del penoso, tutto il film è contrassegnato da aspetti orrendi a partire dalla colonna sonora fino ad arrivare alla sceneggiatura che fa rizzare i capelli...
Pollice verso per questo Ritchie. Ah ovviamente non c'è paragone con l'originale (anche se pure questo non è esente da difetti)
Ale55andra
hai detto tutto ale..io ne ero abbastanza disgustato mentre lo vedevo..pensavo a lock e stock fa un po' te!comunque è ache vero che l'originale ha i suoi difetti (infatti il voto non è altissimo!)..ora devo vedere revolver..tu l'hai visto??
"Mimi Metallurgico" e "Film d'amore e d'anarchia", quest'ultimo soprattutto per le prestazioni dei protagonisti.
ok li ho tutti e due!ho preso insieme queti tre film sperando in bene e vedo che ci ho azzeccato!
Sebbene io ADORI la signora Ciccone, il remake nun se po' vede.
L'originale invece non mi stanca mai perchè gli attori protagonisti sono uno più straordinario dell'altra.
Bel blog!
Alessia
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